A Sorrento e Amalfi hashis e marijuana dalla Canapa transgenica sui Monti Lattari, altri pericoli per i consumatori

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ESCLUSIVA DI POSITANONEWS . Sequestri a tonnellate di canapa già pronta , in grande anticipo rispetto ai tempi normali di raccolta, è quello che sta avvenendo sui Monti Lattari, e porta alla Canapa transgenica. Da una nostra fonte vogliamo lanciare un allarme per la salute e non facciamo questioni legali o morali. A Sorrento e Amalfi si consumerebbe  hashis e marijuana dalla Canapa transgenica sui Monti Lattari, altri pericoli per i consumatori . Sono tante le operazioni fatte dalla Guardia Forestale in particolare sui Monti Lattari, al di sotto del Faito, versante Castellammare di Stabia, non Vico Equense, sia chiaro, poi dagli altri comuni dei Monti Lattari, da Gragnano e Lettere in particolare, ma anche Agerola, le piante sono già grandi , un mese prima del normale, questo significa che si stanno utilizzando probabilmente semi modificati geneticamente , cosa che comporta maggiori rischi per i consumatori, oltre ad una maggiore potenza e dipendenza della droga nei soggetti i cibi transgeneci sono potenzialmente tumorali. Sui Monti Lattari i vari braccianti del clan hanno lavorato a pieno ritmo (infatti i terreni sono tutti riconducibili a un solo clan, quando vi sono conflitti scoppiano gli incendi delle piantagioni, ndr) , le piantagioni si nascondono nella fitta vegetazione e gli elicotteri le scoprono solo quando è troppo tardi, insomma quando sono cresciute riescono a sequestrarne una minima parte, il restante viene comodamente raccolto, ma per intervenire prima ci vorrebbe l'esercito . Proprio dai Lattari proviene l'approvvigionamento principale della Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana .  Di questa unica varieta' potente e geneticamente modificata di marijuanam che sta facendo piazza pulita della vecchia "erba" nel mercato del narcotraffico italiano ed è arrivata in Campania, secondo la fonte di Positanonews ne parla  in uno studio pubblicato da 'Il Test Salvagente' e presentato oggi al Senato, tra gli altri, dai parlamentari Luigi Manconi (Pd), Benedetto dalla Vedova (Gruppo misto), Alberto Airola (M5S), Rita Bernardini (Radicali italiani). "Ci troviamo di fronte a una marijuana dopata, che ha poco a che vedere con la cannabis che circolava 10 o 15 anni fa" spiega il direttore del mensile, Riccardo Quintili. L'argomento e' rilevante, se si considera che in Italia, secondo l'Onu, quasi il 15% della popolazione (1 su 7) fa uso costante o saltuario di droghe leggere. "Quella di oggi e' erba molto potente, difficile da definire 'droga leggera' con il suo contenuto del 10% di Thc" – spiega Tiziana Barilla', autrice della ricerca. Altro aspetto sorprendente: "la marijuana testata e' praticamente uguale, a prescindere dalla piazza di spaccio in cui e' stata acquistata. In ogni caso, infatti, oltre a non avere alcuna delle caratteristiche tipiche dell'erba coltivata all'aperto, e' chiaramente il frutto di una selezione genetica intensa, probabilmente associata alla modificazione transgenica, in grado di farla crescere velocemente in grandi serre dove viene illuminata 24 ore al giorno, senza pause". Oltretutto la sostanza che ha le caratteristiche piu' terapeutiche, il cannabidiolo, in questa varieta' dominante sul mercato, e' quasi assente. I ricercatori hanno "fatto acquisti" di cannabis nelle piazze di spaccio di diverse citta' tra cui Roma, Milano, Torino, Monza, e Perugia. I campioni sono stati analizzati da un laboratorio specializzato in scienze forensi. Dal convegno e' stata rilanciata la linea antiproibizionista fa notare Manconi "la cannabis diventa tanto piu' pericolosa quanto piu' e' illegale"

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