Ischia. Pontile inagibile, soppresse corse Alilauro

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Tre corse soppresse, disagi, caos, centralini presi d'assalto. Il vulcano trasporti nel Golfo di Napoli è in continua eruzione. Basta il mancato attracco notturno di un mezzo nel porto di Ischia per scatenare l'inferno. È la conferma, l'ennesima, che incidere anche lateralmente sugli equilibri trovati nei porti produce contraccolpi pesanti e, soprattutto, polemiche infinite. Ma andiamo con ordine. La decisione di abolire alcune corse sulla rotta Ischia-Napoli, le prime di ieri mattina, è stata presa dalla compagnia Alilauro dopo che, la notte precedente, l'equipaggio dell'Angelina Lauro non ha ritenuto di lasciare la nave in un ormeggio provvisorio assegnato dalla Capitaneria. Il vento e, soprattutto, la precarietà della situazione hanno consigliato di uscire dal porto e attendere una nuova autorizzazione. L'unico posto alternativo disponibile era quello laterale al pontile numero uno, quello di Italia 90. Una struttura inagibile da tempo, utilizzata fino a qualche settimana fa solo per l'attracco notturno, senza passeggeri, di alcuni mezzi Alilauro. Lo stesso pontile, però, alcuni giorni fa è stato interessato da un crollo per cui è immediatamente arrivata la revoca per la sosta notturna. «Abbiamo subito indicato – spiega il comandante della Capitaneria di Porto, Alessio De Angelis – dei posti alternativi per gli ormeggi notturni che sono anche stati utilizzati per alcuni giorni. Il vento di ieri, però, ha sconsigliato all'equipaggio di utilizzare questa soluzione per cui l'Angelina Lauro ha fatto rotta su Napoli per un ormeggio più sicuro». Il trasferimento a Napoli, naturalmente, è stato immediatamente segnalato alla società armatrice. È così che è subito partito un comunicato con cui si segnalava l'abolizione delle prime corse. «Ci scusiamo con gli utenti – spiega il presidente di Alilauro, Salvatore Lauro – ma non potevamo fare altrimenti. Devo anche dire grazie all'equipaggio che ha ritenuto di dover portare il monocarena ad un ormeggio sicuro nel porto di Napoli». Della vicenda è stata investita la Regione che gestisce e assegna gli spazi demaniali. In verità la segnalazione per la Regione era già partita da qualche giorno: la stessa Capitaneria aveva segnalato il problema della totale inagibilità del pontile numero uno dopo il crollo. Fatto è, comunque, che una riunione operativa si è tenuta nella tarda mattinata di ieri. Un vertice con i funzionari regionali cui ha partecipato anche il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino. Ed è in questa riunione che è stata ipotizzata la soluzione alternativa: quella di utilizzare solo la parte integra del pontile per ormeggiare un solo mezzo della compagnia Alilauro di notte. Per verificare la fattibilità tecnica di questa soluzione, però, è stata necessaria una prova di manovra alternativa a quella normalmente utilizzate. Prova che è stata effettuata ieri pomeriggio e ha dato esito positivo con il conseguente rilascio dell'autorizzazione. Tutto rientrato, dunque? Per ora sì. Ma resta il problema della demolizione di quel pontile pericolante. «Non è possibile ipotizzare un lavoro di questa portata in alta stagione – sottolinea Salvatore Lauro – in quanto nel porto dovrà operare un pontone per alcune settimane. Il porto di Ischia in questo periodo è utilizzato dai mezzi pubblici e anche dai grandi yacht privati. Impossibile pensare di effettuare anche lavori». Su questa posizione anche il comandante del porto D'Alessio. «Per eseguire lavori in questi mesi – ha detto – avremmo già dovuto disporre piani operativi. È evidente a questo punto che sarà necessario aspettare la fine dell'alta stagione. Comunque è necessaria una ricognizione tecnica su tutti gli ormeggi disponibili sull'isola d'Ischia». E a questo proposito il presidente Lauro rilancia anche la situazione del porto di Forio, dove è inagibile parte del pontile. «Abbiamo sollecitato una soluzione anche per Forio – ha detto – ma non abbiamo ancora avuto nessuna risposta concreta. Forio potrebbe essere utilizzata nche per la sosta notturna dei mezzi». Una soluzione per il porto di Forio è stata invocata anche dal sindaco Francesco Del Deo intervenuto telefonicamente anche durante la riunione della tarda mattinata. «Purtroppo – aggiunge Lauro – non si riesce a capire cosa blocca il necessario intervento». La vicenda ha mostrato tutta la precarietà delle attrezzature portuali del Golfo di Napoli. Una precarietà che rischia di avere contraccolpi pesanti sulla mobilità ad ogni inconveniente. Antonino Pane , Il Mattino

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