Cava de Tirreni Agenzia funebre senza autorizzazione Blitz dei vigili urbani

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Svolgevano attività di onoranze funebri in totale assenza delle autorizzazioni. Una denuncia anonima ha portato allo scoperto un’impresa di Cava de’ Tirreni che da diversi mesi aveva aperto a Salerno una filiale che solo apparentemente si sarebbe occupata di vendita di bare – e quindi regolarmente registrata come esercizio commerciale – al cui interno però non compariva nemmeno un registratore di cassa per la vendita dei cosiddetti articoli funebri. È quanto constatato dal nucleo anti-evasione tributaria della polizia municipale che, mediante l’acquisizione di documenti presso alcune sedi nel salernitano, ha intensificato i controlli sulle attività abusive attraverso degli accertamenti a carico di ditte individuali di onoranze funebri, emettendo tre verbali nei confronti dell’impresa di Cava che svolgeva, presso la filiale salernitana, delle vere e proprie contrattazioni con i clienti senza essere in possesso delle autorizzazioni conformi alla legge, ricorrendo per un anno intero persino ad alcune ditte del napoletano per il servizio di trasporto. Come stabilito dalla legge regionale n.7 del 2013, tutte le agenzie devono aver infatti assunto un minimo di quattro dipendenti addetti al trasporto della bara che siano stati regolarmente abilitati attraverso un corso per necrofori, operatori che hanno il compito non solo del disbrigo delle pratiche amministrative relative all’autorizzazione al trasporto del feretro, ma anche di occuparsi della persona defunta, dal momento in cui è rilasciata ai parenti per le esequie, fino alla destinazione ultima. Dunque, se l’agenzia funebre è in regola, in seguito alla presentazione di una richiesta al Comune di appartenenza con i nominativi dei quattro necrofori regolarmente assunti, ha automaticamente il permesso di svolgere funerali in tutta la regione. Nei confronti dell’impresa cavese, che a Salerno ha esclusivamente la licenza di un esercizio ad uso commerciale, è stato così emesso un salato verbale pari a 5mila euro. Gli altri due verbali – pari ognuno a 400 euro circa – sono relativi alle installazioni abusive affisse all’esterno del locale commerciale che pubblicizzavano la ditta di onoranze, e al mancato possesso del certificato urbanistico di agibilità dei locali, verbale questo elevato sia a carico del titolare dell’impresa che nei confronti del proprietario dei locali di Matilde Pisaturo La Città di Salerno

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