Videopoker truffa di Stato, la storia di Terry che ha dovuto lottare per buttare fuori dal suo bar le macchinette

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    Un bel post di Alfonso Minutolo che vogliamo pubblicare su Positanonews . Terry, una barista del nord, dopo aver visto un pensionato piangere dopo aver bruciato la sua pensione ai videopoker del suo bar, per una questione di coscienza ha deciso di restituire le "macchinette" allo Stato. Lo stato obbliga i concessionari a tenere in funzione i "giochi" e non è facile liberarsene, ma dopo un anno di peripezie ed incartamenti, Terry è riuscita a buttare fuori dal suo locale queste macchine mangiasoldi. Ultimamente però si è vista notificare una tassa buonuscita di oltre 1.500 Euro e questa è solo una delle tante storie di truffe autorizzate che lo stato perpetra ai danni dei cittadini. Provate su Google a scrivere la parola "videopoker" e poi cliccate su 'notizie', vedrete apparire davanti ai vostri occhi solo episodi di fallimenti, gente andata in rovina ed altri fatti di cronaca nera. Lo Stato monopolizza videopoker, scommesse, gratta e vinci e tutti gli altri prodotti del settore 'giochi', in origine si pensò di fare così per evitare che le mafie si appropriassero di questo business, ma ora è mafia di stato! Da quando esistono queste macchine infernali, fenomeni ormai quasi debellati con l'aumento del benessere come l'usura, sono ritornati in auge e la gente semplice entra sempre di più nel tunnel. A beneficiarne certamente sono come al solito anche le banche che vedono moltiplicate le richieste di prestito e finanziamento. Grazie Italia, tu si che sai come tutelare i tuoi cittadini!

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