Piano di Sorrento: il priore Michele Gargiulo: Aprire i negozi più tardi per le processioni della Settimana Santa

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Piano di Sorrento. Si avvicina la data della settimana santa, appuntamento che, al di là della tradizione e del folklore, è tra i più sentiti in tutta la penisola sorrentina. Le grande partecipazione che ogni anno coinvolge migliaia di persone impegnate nella preparazione e nella rappresentazione della passione di Cristo, fa della Pasqua un periodo dell’anno particolarmente caldo, soprattutto in città come Piano di Sorrento e Sorrento.
Quest’ultima, infatti, vede sempre con la Pasqua l’inizio dell’aumento dell’incoming turistico che l’accompagnerà fino al Natale.
Le processioni bianche e nere che sfilano lungo il corso e in mezzo ai borghi della penisola sorrentina ammantano il tutto di un religioso silenzio, frutto del forte sentimento e rispetto e dell’attaccamento dei processionanti a quella veste da incappucciato che ognuno indossa con riverenza.
Ed è proprio per questo sentire generale che si compie durante la settimana santa che il Priore del Pio sodalizio confraternale della città di Piano di Sorrento, Michele Gargiulo (che organizza le due processioni del Venerdì Santo, all’alba ed alla sera), ha rivolto un appello al Sindaco Giovanni Ruggiero.
Infatti Michele Gargiulo ha inviato a palazzo di città una lettera – che contestualmente è indirizzata anche al Presidente dei Commercianti Carottesi Gianluca di Carmine – nella quale Gargiulo chiede ad ambedue i destinatari della missiva di voler posticipare per quanto possibile e per quanto nelle rispettive competenze, l’orario di apertura sia degli uffici pubblici che degli esercizi commerciali, in modo da dare l’opportunità a tutti i processionanti e non solo di vivere in maniera più partecipata i riti della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo.
In particolare il priore ha dichiarato: «In occasione dei Riti della Settimana Santa, considerata la secolare devozione dei Carottesi alle Processioni degli Incappucciati, sarebbe bello, come ulteriore segno di sensibilità, posticipare, la mattina del Venerdì Santo, l’apertura di uffici ed esercizi commerciali. La maggiore serenità del rientro a lavoro in un orario più comodo – conclude il priore – darebbe possibilità di vivere in maniera più partecipata i riti della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo».

(Costanza Martina Vitale da Le Cronache)
 

 

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