Depuratori sequestrati in Costa d’ Amalfi, i sindaci in Regione Campania ma per l’ Arpac il mare è pulito

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    Martedì 23 febbraio mattina alle 10,30 tutti i sindaci della Costiera amalfitana saranno a Napoli da Bonavitacola in Commissione Ambiente. La Divina è in fibrillazione dopo il sequestro dei depuratori di Amalfi e Praiano ( che il depuratore non ce l'ha, ndr) da parte della Procura di Salerno e l'annuncio, abbastanza chiaro, di altri provvedimenti. I NOE sono stati nei giorni scorsi a Ravello (che il depuratore non ce l'ha come Maiori) e Positano , ma ancora non sono stati emessi provvedimenti di alcun tipo. Una situazione di incertezza alle porte della stagione turistica, due sindaci indagati, di cui uno in carica da pochi mesi, e funzionari dell' Ausino di Cava de Tirreni sotto inchiesta con un commissario nominato con in ballo 35 milioni di euro che dovrebbero essere spesi per la depurazione con progetti partiti da anni e mai canteriati, in tutto questo pare che sono finiti tutti nel calderone della Procura, ma  vi sono delle situazioni profondamente diverse fra i vari comuni in Costiera, visto che c'è chi il depuratore lo ha realizzato e chi no, almeno crediamo. In tutto questo bailamme, come abbiamo detto dall'inizio, la confusione dei cittadini che dovrebbero essere tutelati dalle istituzioni pubbliche. Ebbene esiste una preposta al controllo della balneazione delle acque, che non ha mai rilevato alcun dato anomalo, salvo Atrani in passato , anzi se si va sulla mappa interattiva pare che solo a Vietri sul mare, alla foce del Bonea, l'unico paese considerato in regola dal procuratore Lembo, vi sia una zona rossa. Ma parliamo con i dati cliccate qui per vedere la mappa interattiva dell' Arpac riguardo la balneazione delle acque 

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