Costiera amalfitana alla Bit di Milano invece di pensare a risolvere il disastro anche mediatico dei depuratori

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    Ieri il sequestro dei depuratori ad Amali e Praiano, fra qualche giorno, come preannunciato dal dottor Lembo, tutti gli altri depuratori, con comuni senza depuratore, come Praiano, Ravello e Maiori, sequestri avvenuti proprio nel giorno dell'inaugurazione della principale Borsa Italiana del Turismo quella di Milano e Costiera amalfitana va, sparsa e disorganizzata come al solito, senza una identità,  alla Bit di Milano invece di pensare a risolvere il disastro anche mediatico dei depuratori, visto che ne parlano i tg nazionali e internazionali.

     La Procura di Salerno si è mossa bene e in tempo scoprendo finalmente i veleni che hanno ucciso il mare della costiera amalfitana, divenuto negli ultimi anni un'autentica cloaca. Tutto questo perche' non funzionavano i depuratori, le vecchie condotte sottomarine mal funzionanti perché inadeguate e obsolete. Da una parte si sequestrano le strutture d'attracco perché prive di concessioni, dall'altra si scopre il mare fuorilegge da Vietri a Positano. E poi andiamo in queste ore alla Bit di Milano a "vendere" le nostre bellezze.

    Umberto Belpedio 

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