Sposarsi a Sorrento bello e caro, dal 2016 costa di più

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 Sorrento bella e cara. E' una delle mete più ambite per le nozze con la Costiera amalfitana e si rivedono i prezzi per il fatidico si.  Fino a mille euro solo per poter pronunciare il fatidico «sì» a Sorrento. L’amministrazione comunale ha rivisto al rialzo il listino dei prezzi per la celebrazione dei matrimoni civili. Rincari che scatteranno dal 1° gennaio ed interessano esclusivamente le unioni tra non residenti. Il tariffario in vigore fino ad oggi prevede che le coppie di Sorrento (anche nel caso solo uno degli sposi sia residente) possano celebrare la cerimonia gratis se è programmata per le mattine del lunedì, mercoledì o venerdì e nell’intera giornata del martedì o del giovedì. Se il matrimonio viene celebrato nel pomeriggio del lunedì, mercoledì o venerdì, bisogna pagare 250 euro. Il prezzo aumenta a 350 euro se il rito si svolge il sabato. Più alti i costi per i non residenti, che ammontano, sempre tenendo conto delle stesse fasce giornaliere, a 450, 700 ed 800 euro. Le modifiche apportate da una delibera di Giunta prevedono rincari solo per le coppie che non risiedono nel Comune peninsulare. I costi, quindi, lievitano rispettivamente a 600, 800 e mille euro. L’amministrazione, inoltre, prevede la possibilità di utilizzare le location destinate ad ospitare le cerimonie anche per altri eventi. Si tratta del Museo Correale, del chiostro di San Francesco o dell’ufficio del sindaco. Per poter sfruttare tali spazi al momento si pagano 500 euro, dal primo gennaio prossimo, invece, si dovranno versare 600 euro. Aumenti tariffari che porteranno cifre molto più consistenti nelle casse comunali. Nel 2014, infatti, sono 400 i matrimoni civili celebrati tra non residenti (soprattutto stranieri) e solo 35 quelli tra sorrentini. Considerando un aumento medio di 150 euro, si può ipotizzare un maggiore introito per l’ente pari a circa 60mila euro annui. Intanto anche a Massa Lubrense si punta ad fare cassa grazie alle nozze civili. L’amministrazione comunale, infatti, si è dotata di un nuovo regolamento per la celebrazione delle unioni extrareligiose. Il disciplinare include l’elenco dei luoghi dove è possibile celebrare il rito: la Sala Consiliare e l’ufficio del sindaco, la residenza Cerulli, i Bastioni e l’area del Castello dell’Annunziata. Per i costi è stata approvata una tabella che, così come avviene a Sorrento, distingue i residenti dai non residenti. Per i primi la cerimonia è gratuita se si tiene nei giorni feriali presso il Palazzo Comunale. Per la stessa location si pagano 200 euro se il matrimonio si celebra nelle giornate prefestive o festive. Se si sceglie il Castello dell’Annunziata o la residenza Cerulli, invece, si versano 300 euro nei giorni feriali e 400 nei prefestivi e festivi. Tariffe che lievitano per i non residenti. Se si decide di pronunciare il «sì» presso il Comune nei giorni feriali bisogna pagare 200 euro. Nei prefestivi il costo lievita a 300 euro e nei festivi si arriva a 400 euro. Per la residenza Cerulli o il Castello dell’Annunziata si sborsano 400 euro nei giorni feriali, 500 nei prefestivi e 600 nei festivi. Massimiliano D’Esposito, Il Mattino

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