Sorrento. Caso Rota: udienza rinviata al 20 gennaio. Aumentano i consensi per il “Parco Antonetti”

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AGGIORNAMENTI Torre Annunziata .Rinviata la sentenza prevista per l’udienza del 24 novembre ,a causa dell'impedimento dell'avvocato Vitiello, al prossimo 20 gennaio. All'udienza presenti tutte le parti, salvo l'avvocato Bellacosa, il WWF Penisola Sorrentina e Renato Antonetti , fratello del compianto Giovanni, che sta portando avanti la battaglia per realizzare un Parco in ricordo delle battaglie del fratello al posto di un parcheggio Due cose appaiono sicuramente chiare: il PM ha chiesto due anni per il proprietario del terreno e per gli imprenditori che iniziarono l’opera di costruzione del parcheggio e che il permesso a costruire di 3 anni rilasciato dal Comune di Sorrento alla Edilgreen è, al netto delle sospensive e dei 30 giorni a disposizione della Pubblica Amministrazione, scaduto. Il cantiere che in tutta fretta, lavorando giorno e notte, rase drasticamente un bellissimo e ricco giardino di alberi di agrumi in vico III Rota, ha lasciato in eredità durante questi anni di processo solo erbacce e piante divelte. L’obiettivo di tanto scempio era la realizzazione di ben 252 box privati in evidente violazione del PUT dell’area sorrentino-amalfitana, inserendosi nel caso noto a livello nazionale col nome “boxlandia”. Stando così le cose si apre una speranza per l’ex agrumeto sorrentino di 3.200 mq: o, infatti, il proprietario e gli imprenditori chiederanno un nuovo permesso a costruire, questa volta in regola, e quindi potremo assistere alla costruzione di un parcheggio non più privato ma pubblico a rotazione (come quello a Via Correale), oppure desisteranno dal costruire e almeno il terreno rimarrebbe intatto. Nel primo caso o si costruirebbe un parcheggio interrato di un unico livello e 900 mq (risparmiando dunque 2/3 del giardino), oppure a due livelli di 450 mq ognuno (risparmiando i 6/7 di giardino). Nel secondo caso, cioè quello di un sopravvenuto disinteresse a costruire, si inserisce la proposta di Maria Rosaria Iaccarino (madre del coordinatore dell’Idv morto prematuramente nel 2013) di far diventare il terreno un giardino pubblico e intitolarlo proprio a Giovanni Antonetti, da tutti conosciuto come Gio. Era stato proprio il compianto Gio a denunciare per primo il caso alla Procura dela Repubblica evidenziando le irregolarità e l’intreccio politico dietro la costruzione dell’ennesimo parcheggio. Da qui la proposta, che sui social ha già raccolto 6.000 aderenti, di trasformare il sito “da parcheggio a parco Giò”: «Il parcheggio deve ridiventare giardino, ripiantare gli alberi che esistevano e farne un parco pubblico per le fasce deboli, per cui Giò si è battuto, e dedicarlo a lui, ricordando alle generazioni future l’importanza della tutela dell'ambiente». (Fonte: Le Cronache di Costanza Martina Vitale SORRENTO del 23.11 aggiornato dalla redazione di positanonews)

(Utente dal Web)

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