La Storia di Agropoli da una ricerca di Michele Pappacoda FOTO E VIDEO foto

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    Il promontorio di Agropoli fu abitato sin dal neolitico da popolazioni dedite alla caccia ed alla pesca. I greci della vicina Poseidonia (Paestum) utilizzarono la sua baia riparata per i commerci con le popolazioni locali. Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente gli abitanti della vicina città di Ercula si spostarono sul promontorio di Agropoli per meglio difendersi dalle scorrerie dei pirati. I bizantini fortificarono il promontorio e gli diedero il nome di Akropolis, ovvero città situata in alto. Nell’882 i bizantini persero la città per mano dei saraceni che la tennero fino al 915 fino a quando furono scacciati e la città passò sotto la giurisdizione del vescovo della vicina Capaccio. Dopo il XV secolo fu proprietà di diversi feudatari. Purtroppo le continue scorrerie dei pirati saraceni del XV-XVI secolo la spogliarono e spopolarono riducendola a poche centinaia di abitanti. Finito il pericolo costituito dai pirati la città potè riprendere il suo naturale sviluppo. Il territorio, su cui oggi sorge la città di Agropoli, ha visto la presenza dell’uomo fin dai tempi più remoti. A partire dal neolitico, infatti, è stato abitato da popolazioni dedite alla caccia e alla pesca. Ma fu con i greci che Agropoli, cominciò ad avere un ruolo storico importante. Dove oggi riscontriamo la foce del fiume Testene, in passato era presenta una baia, che fu utilizzata proprio dai greci per i loro scambi commericili, sia prima che dopo la fondazione della vicina Poseidonia (Paestum per i romani). Il promontorio su cui sorge fu abitato fin dall’età del bronzo e del ferro. Nel VI sec. i Bizantini fortificarono il promontorio dando ad esso il nome di “Akropolis” cioè “città posta in alto”. Vuole la leggenda che San Paolo vi sia approdato durante il suo viaggio verso Roma. Alla fine del IX sec. fu conquistata dai saraceni che vi rimasero fino al 1028, allorché furono sconfitti da Guaimario, principe di Salerno, e da Pandolfo di Capua. Ai primi del XV sec. divenne feudo del vescovo di Capaccio, e passò poi ad altre nobili famiglie. Agropoli fu colpita dalle incursioni barbaresche del XVI e XVII sec. che la spopolarono. I Saraceni cosiddetti Agropolitani occupano Akropolis dal 882 al 915 circa. Agropoli è un importante centro costiero situato nel Cilento, alle porte occidentali del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, sul mar Tirreno all’estremità meridionale del golfo di Salerno ed a sud della Piana del Sele. L’abitato è sormontato dal centro storico che conserva intatti il centro antico e gran parte del circuito delle mura difensive col portale seicentesco d’ingresso. Vi si accede attraverso la caratteristica salita degli “scaloni”, uno dei pochi esempi visibili di salita a gradoni e una porta monumentale molto ben conservata. Il centro storico è di forte richiamo turistico. Il borgo antico è raggiungibile a piedi percorrendo la caratteristica salita degli “scaloni”, per secoli l’unica via di accesso al borgo ed oggi uno dei pochi esempi visibili di salita a gradoni, caratterizzati da una serie di gradinate larghe e basse, sopravvissuti alle esigenze del traffico veicolare che altrove ne hanno determinato il livellamento. Per la poca popolazione locale residente sul promotorio storico vi è una strada secondaria retrostante, viabile alle auto e per un tratto (quello finale) a traffico limitato.

    Michele Pappacoda

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