Torre Annunziata. La mostra di Oplontis alla memoria di Khaled Al Asaad, l’archeologo ucciso dall’Isis

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Torre Annunziata. «La mostra “Oplontis: il fascino e la bellezza” sarà dedicata alla memoria di Khaled Al Asaad». L’annuncio arriva da Antonio Irlando, assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, impegnato negli ultimi preparativi in vista dell’evento organizzato dall’amministrazione comunale oplontina in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Pompei e finanziato dalla Regione Campania con 200mila euro. «La straordinaria mostra di reperti ritrovati in decenni di ricerche negli scavi archeologici delle ville romane di Oplontis – afferma Irlando – sarà dedicata a Khaled Al Asaad, archeologo e custode appassionato dei tesori di Palmira, decapitato e appeso ad una colonna dai militanti dell’Isis. L’Amministrazione Comunale ha deciso di aderire all’appello del Ministro Dario Franceschini affinché la comunità internazionale risponda alla violenza barbarica nei confronti di un uomo che ha dedicato la propria vita alla difesa del patrimonio culturale del proprio paese, elemento identitario di ogni comunità, cosi come il patrimonio archeologico di Oplontis lo è per la città di Torre Annunziata». L’esposizione di statue in marmo, oggetti in oro ed originali reperti della vita quotidiana provenienti in gran parte dalla monumentale Villa di Poppea negli scavi di Oplontis si terrà da ottobre a dicembre a Palazzo Criscuolo, sede storica del Comune di Torre Annunziata. In totale, saranno messi in mostra una settantina di oggetti, tra i quali spiccano le coppie di centauri e centauresse, reperti unici al mondo, che saranno collocati nell’aula consiliare, mentre una Nike e la Venere che si slaccia il sandalo dovrebbero essere esposte nella stanza del primo cittadino che, per tre mesi, lascerà il suo ufficio per prestarlo alla mostra. «Questa iniziativa assume anche un significato simbolico – sostiene il sindaco Giosuè Starita – poiché mentre chiudiamo il portone di Palazzo Fienga (storica roccaforte del clan camorristico dei Gionta, da gennaio sgomberato e sequestrato) apriamo al pubblico un altro Palazzo, quello comunale, per mostrare la nostra storia. È importante, poi, che il legame tra le nostre radici e quello che auspichiamo sia il nostro futuro turistico passino proprio attraverso Palazzo Criscuolo. Inoltre – conclude il primo cittadino olpontino – stiamo lavorando per l’acquisizione a patrimonio comunale della Real Fabbrica d’Armi dal Ministero della Difesa, che ospiterà il museo di Oplontis e la sede strategica del sito Unesco». L’evento sarà di grande importanza anche perché gran parte dei reperti sarà visibile al pubblico per la prima volta: «Quasi tutte le straordinarie statue e tanti oggetti preziosi di pregevole fattura – assicura Antonio Irlando – saranno una “prima assoluta” per gli appassionati di archeologia». (Dario Sautto – Il Mattino) 

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