Marotta applaude il suo mercato-Centrati tutti gli obiettivi

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    Il dg della Juventus in occasione della presentazione di Traorè e Rinaudo fa un bilancio di una campagna acquisti che ha un po’scontentato gli juventini: “Ci stiamo rinnovando nel migliore dei modi, i tifosi devono avere pazienza, ma siamo soddisfatti di come abbiamo operato”. Traorè: “Per venire qui ho rinunciato a ingaggi più alti”. Rinaudo: “Che occasione”

    VINOVO, 7 settembre 2010 – E’ mancato soltanto il finale col botto, ma la Juventus è stata una della squadre più attive nel mercato estivo. Marotta ha privilegiato la quantità, rinunciando ai colpi ad effetto per concentrarsi sulla ricostruzione dalle fondamenta di una squadra completamente rivoluzionata rispetto all’anno scorso. “Abbiamo realizzato tutti i nostri obiettivi – taglia corto Beppe Marotta a margine della presentazione di Rinaudo e Traorè -, anche se ho letto molte inesattezze. La Juve è una grande società, abbiamo attraversato un momento di rinnovamento e ci vorrà tempo per assimilare la strategia tattica. Ma i tifosi devono avere pazienza, alla spalle possiamo contare su una società solida e sulla presenza di Andrea Agnelli. Abbiamo abbassato l’età media, contenuto i salari, secondo le linee guida della società. Siamo tutti soddisfatti di questo mercato: abbiamo utilizzato frequentemente la formula del prestito con diritto di riscatto per rispettare il bilancio e allo stesso tempo allestire una squadra competitiva”.

    RIMPATRIATA — Domenica pomeriggio il dg bianconero affronterà il suo passato. “Ho vissuto 8 anni indimenticabili alla Sampdoria. Quando sono arrivato a Genova la squadra era sul baratro della C, l’anno scorso abbiamo conquistato la Champions. Sarà un’ emozione forte, vivrò col cuore a mille”.

    NUOVI ARRIVATI — Armand Traorè, classe 1989, si presenta a Vinovo con un’eredità pesante sulla spalle. “Il mio numero di maglia è il 17, non sapevo che fosse quello di Trezeguet. L’ho scelto tra i numeri liberi, e solo dopo mio fratello minore mi ha detto che era il numero di David. Le differenze tra Arsenal e Juventus? Poche – ammette l’esterno francese -, forse i bianconeri hanno vinto più titoli ma si tratta di due grandi club. Quando ho capito di poter venire a Torino ero felicissimo, per la Juventus ho rinunciato anche ad ingaggi più alti. Ieri ho superato un test atletico, oggi mi alleno in gruppo e sono pronto a giocare già con la Sampdoria. Sono giovane e so che devo lavorare soprattutto sull’aspetto difensivo”.

    OCCASIONE — Per Leandro Rinaudo (numero di maglia 26) è arrivata l’occasione che stava aspettando dal 2001/2002, stagione di esordio in B con il Palermo. “Le ambizioni devono essere sempre alte, oggi a 27 anni mi è arrivata questa chiamata importantissima, cercherò di onorare questa maglia nel miglior modo possibile. Per me è gratificante – continua il difensore palermitano -, mi metterò alla prova con umiltà e cercando di togliermi qualche soddisfazione. Se tornerò a Napoli? Sono sereno, cercherò di non fare mai finire questa avventura, anche se so che sono in prestito. Quagliarella? Conoscendolo bene è un attaccante moderno, si adatta in ogni situazione, si sacrifica e può fare benissimo nel 4-4-2 di Delneri”.

    fonte:gazzettadellosport           scelto da michele de lucia

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