Varadouro Olinda (Brasile). MAC – PE. Massimo Pompeo con “EX TABULIS MARITIMARUM”.

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    Massimo Pompeo
    EX TABULIS MARITIMARUM  Das cartas marítimas italianas às brasileiras

    a cura di Roberto da Silva

    OLINDA
    MAC – PE Museu de Arte Contemporânea de Pernambuco (BRASILE).
    08 – 28 Agosto 2015

    Sabato 8 Agosto alle ore 18.00 ad Olinda (Brasile) preso Museo di Arte Contemporanea del Pernambuco si inaugura una esposizione di opere pittoriche di  Massimo Pompeo.
    Questa esposizione, promossa da: Associazione Casa Arte Scuola Civica di Musica di Latina, Instituto de Cultura Brasil-Italia, Proliteratura, ARS3 Produção Cultural, Fundarpe, Secretaria de Cultura, Governo do Estado de Pernambuco è aperta al pubblico sino al 28 Agosto 2015.
    La mostra è stata curata da Roberto Da Silva.
    Saranno esposte opere ispirate alle Isole Pontine e alle coste e le isole del Brasile, incise e dipinte con ossidi e terre su tavola,  su carta e tela. Ponza, Ventotene, Zannone, Gavi e Santo Stefano e per il brasile Olinda, Recife, Baia, l'arcipelago di Fernando de Noronha, Itamaracà, Itapessoca, Maria Farinha, la foce del Rio Paraiba, Florianopolis ed altre isole e coste.
    La  ricerca sulle coste nasce nel 1990 quando Pompeo insegna educazione artistica sull’isola di Ponza e, suggestionato dai forti contrasti di colori e di forme,  lavora sul paesaggio come concetto formale. Successivamente, dall’osservazione delle coste dall’alto, scaturiranno carte nautiche bi  e tridimensionali a cui l'artista sovrapporrà  la propria grafia per riportare frammenti di  storie popolari e mitologiche e di antiche lettere. Il risultato finale è una composizione ed una concezione del tutto personale del'artista riguardo allo spazio e al tempo esposta  attraverso il viaggio reale e spirituale, immaginifico e sostanziale.
    In occasione di questa esposizione vengono presentati una serie di libri di artista con dipinti ispirati alle poesie di Carlos Pena Filho, Jorge Wanderley, Joaquim Cardozo e Bruno Bezerra per i poeti brasiliani e Serena D'Arbela, Stefano Giancola e Caterina Vicino per i poeti italiani
    Con questa mostra l'artista vuole unire idealmente le due nazioni in un viaggio che illustri, con i suoi lavori  alcuni, dei luoghi più belli del mondo.
    La mostra è stata curata da Roberto Da Silva che nella presentazione ha scritto: … Gli anni 80 sfornarono una generazione di nuovi artisti che dialogavano con la realtà di ogni giorno. All´interno di questa crisi, nel 1980, Pompeo si diploma in arte ed opera tra Latina e Roma: Centro Polivalente, Galleria La Colomba a Latina; Galleria Studio e Centro Di Sarro a Roma.
    Rilettura del Romanticismo settecentesco o avventura nell´Avanguardia ove l´arte è linguaggio … difficile scegliere. Soprattutto per chi è inserito nel Mercato dell´Arte. Massimo Pompeo, intelligentemente fece la scelta sulla ricerca dei segni. Se l´Arte Concettuale segue la strada del pragmatismo, nel discorso del linguaggio all´interno dell´opera (“L´arte è un fatto mentale.” “L´arte opera secondo una logica.”–KOSUTH), Pompeo cresce nella cultura mediterranea sul linguaggio: “Medea, Il ritorno” – 1985; “L´orecchio di Dionigi” – 1988. Non va cercare ispirazione e tecniche nel Romanticismo come fece la Transavanguardia. Le sue opere portano una Gestalt geometrizzata che ordina il suo gestuale. Come se andasse con cura per le strade costruite da lui stesso. Un gioco logico di ragione ed emozione: il razionale e l´irrazionale: “Trittico” e “Lo specchio di Artemide” del 1989.
    Negli anni ’90 Massimo Pompeo si presenta come un artista maturo, sicuro nel trattare il linguaggio cromatico dei suoi disegni e segni.  Da quella perizia nasce la serie “MARITIMARUM TABULA” – 1992, in cui la natura è il tema del ragionare artistico: “CARTA MARITIMA”. Le sue prime ricerche sul linguaggio dei segni sono interrogazioni della realtà, una ricerca di orientamento per tuffarsi nell’oceano interiore di ognuno. Un linguaggio ancora in costruzione.

    Lusa Guarino scrive sulle opere di Massimo Pompeo: … Impossibile frenare la mente, e non veleggiare come novelli Ulisse alla ricerca di Circe, di Eéa, di un paradiso perduto, che non sarà mai perduto del tutto finché riusciremo a reinventarlo con le linee e i colori che Massimo traccia, come antico moderno incantatore.

    Fabio Bartolini scrive: …Diario di un viaggiatore curioso, appunti visionari, mappe mentali sul filo dei ricordi e delle sensazioni: Massimo è un viaggiatore che non conosce ( e non vuole conoscerlo) compiutamente l’itinerario ma che sa, con certezza, che deve percorrere la “sua” strada ed altro non è a lui concesso …L’esperienza diretta è superata in un percorso illusorio che diventa anche itinerario di catarsi. Un viaggio che crea le  mappe e le mappe creano il viaggiare: tautologia dell’esistenza come una strada tra significazione e immaginazione, tra essere e rappresentazione.

    E Leo Sreozzieri: … Fosse vissuto nell’antichità, Massimo Pompeo con ripetuti attacchi avrebbe sferrato una sua personale campagna bellica alle colonne  di  Ercole, non tanto per superarle, quanto per abbatterle allo scopo di  progettare quell’umanesimo spregiudicato e radicale che toccherà i vertici del suo lungo itinerario formativo solo con l’Illuminismo… Ex Tabulis Maritimarum fuoriesce con lapalissiana evidenza il carattere del maestro laziale, illusionista e apparentato con la mimesi nello stesso tempo, dal momento che le sue isole, le sue spiagge, le visioni delle terre emerse esibiscono una vigoria propria di chi le percepisca o le abbia percepite con assoluta certezza, ma allo stesso tempo le volutamente incerte grafie di contorno parrebbero collocate al fine di sbriciolare la veridicità delle immagini ricacciate nel regno delle illusioni. Si vuol dire che questi spazi incantati ed incantevoli sono parallelamente un ricordo ed un’aspirazione, un contenitore di vissuto oggettivo e di fantasia sfrenata.
            
    Massimo Pompeo è nato a Latina dove tuttora  vive e lavora.
    È allievo di Giovanni Di Lucia sino al 1972 e successivamente al Liceo Artistico di Latina di Leo Guida con il quale studia per la prima volta le tecniche dell’incisione.
    Del 1976 è la sua prima mostra personale a Latina presso la Galleria Consorziale Aldo Manuzio.
    Nel 1980 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma.. 
    Nel 1984, invitato da Federica di Castro, entra a far parte del Laboratorio di Ricerca e Sperimentazione della Calcografia Nazionale di Roma, esperienza che termina con la mostra  “Materiali dal Laboratorio di Sperimentazione lastre e stampe”.
    Dal 1985 sino al 1991 su invito del Direttore Jordi Rosés y Pou insegna in Spagna “Tecniche dell’Incisione Calcografica” presso l’Escola d’Estiù Internacional de Gravat. Nel 1986 a Calella  negli spazi espositivi della scuola viene allestita una esposizione in cui vengono presentate tutte le sue  ricerche. Nel 1986 a Barcellona presso la Fondazione Joan Mirò partecipa al “XXV Premio Internazionale di Disegno”.
    Nel 1998 avvia la rassegna "Arte a Scuola", numerose sono le esposizioni di arte contemporanea alleriste  per gli alunni di varie istituzioni scolastiche.
    Nel 2004 a Trento nella Facoltà di Economia nell’ambito della rassegna "ArteEconomia" viene allestita una sua mostra antologica di pitture e sculture presentata da Fabio Bartolini.
    Massimo Pompeo è tra i promotori di “Casa Arte – Scuola Civica di Musica  ”, Associazione Culturale  nata per la promozione, la diffusione e il sostegno di tutte le espressioni artistiche.
    Nel 2006 e nel 2007 è in Tunisia a Monastir in un progetto coordinato da Mohamed Mohsen Guettari e Neijb Rokbani.
    Nel 2008 in Brasile a Recife presso il Museu Murillo La Greca presenta, in una esposizione personale, una selezione di carte marittime nella mostra  “Ex Tabulis Maritimarum”.
    Nel 2009  in Spagna a Marbella inizia la collaborazione con la RGaleria con la mostra “La curiosidad salvo al gato”, presentata da Alfredo Taján e nel 2010 con  “Rouge sur Rouge” a cura di Ricardo Alario. Sempre nel 2010  in Messico, a Celaya, viene invitato ad esporre con una personale presso la Sala Mostre di Casa In. Successivamente a Florianopolis, in Brasile realizza un dipinto murale ad affresco presso “Oficinas do Saber”del CEDEP di Monte Cristo.
    A Settembre a Nettuno presso il Forte Sangallo, presenta, in una mostra personale, circa venti anni di lavoro sulle “Ex Tabulis Maritimarum”.
    Nel 2012 espone in Giappone ad Osaka,  nella rassegna “OASIS, Osaka Art Show of International Selections”, a cura di Kazuo Noguchi, la stessa mostra viene portata a Roma presso il Macro Testaccio.
    A settembre l'Istituto Italiano di Cultura e l'Ambasciata Italiana in Venezuela presentano la mostra “EX TABULIS MARITIMARUM” presso il Centro de Arte Los Galpones di Caracas e successivamente presso il Museo de Arte Contemporàneo di Merida: le mostre vengono curate da Luigina Peddi Direttrice dell'I.I.C. di Caracas.
    Nel 2013 ritorna in Messico, a San Miguel de Allende, dove espone per la Moyshen de Gallery in una mostra personale le carte marittime. L’anno successivo è ancora in Messico, a Veracruz,  dove al  Museo de la Ciudad presenta la mostra “Ex Tabulis Maritimarum”, a cura di Fernando M. Diaz.
    Sempre nel 2013 partecipa alla mostra itinerante “Ex libris Boccaccio inciso” curata da G.Carlo Torre,  presentata a  Budapest in Ungheria alla XX Nemzetközi Könyvfesztivál, e successivamente a Pienza presso Chiostro di San Francesco, a  Montepulciano presso il Museo Civico e a Certaldo presso il Museo Casa del Boccaccio.
    A settembre è a Sulmona presso il Museo Civico Diocesano dove, invitato da Chiara Strozzieri, partecipa al “XL Premio Sulmona”.
    Nel 2014 è a La Habana (Cuba), dove all’Academia Nacional de Bella Artes San Alejandro presenta la sua ricerca calcografica in una mostra dal titolo “Incisione Grabado 1980-1990”; l’esposizione è curata da Ketty Díaz ed è presentata dal poeta Pablo Armando Fernandez.

     

     

     

     

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