Maggio: «Sarri è simile a Mazzarri.Con Benitez.. foto

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    Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Christian Maggio ha parlato di questi primi giorni di ritiro e di quello che attende la squadra: «E' sempre un piacere essere ancora qua, ho passato tanti di anni in azzurro. Abbiamo fatto un bel percorso a livello personale, ora bisogna continuare per provare ad ottenere sempre il massimo. Dopo il rinnovo ho voglia di dimostrare ancora il mio valore perché ho ancora delle qualità. Con quale allenatore ho lavorato meglio? Ognuno di loro mi ha dato qualcosa. Con l'età si acquisisce più esperienza, loro mi hanno aiutato ad essere più tranquillo sul campo. Sarri? E' molto simile a Mazzarri. E' maniacale su ogni aspetto, non lascia mai nulla al caso. Si vede che è arrivato dal basso e questo mi piace molto. Siamo solo all'inizio ma ho già visto buone cose».

    Continua Maggio: «Differenze tra Sarri e Benitez? E' differente il metodo di allenare, Benitezaveva una mentalità all'inglese, ci faceva stare più tranquilli e riposare in alcune situazioni. Sarri invece chiede sempre il massimo. Lo scorso anno non è andata come speravamo, però siamo arrivati praticamente in fondo a tutte le competizioni. Non arrivando ad obiettivi concreti. C'è stato rammarico, ora è arrivata questa sterzata da parte della società con il nuovo tecnico e sono convinto che potremo fare bene. Se all'inizio le cose non dovessero andar bene bisognerà stare tranquilli ed essere consapevoli che ci sono giocatori che possono cambiare il corso della stagione. Obiettivi? Si parte sempre per vincere qualcosa, la squadra è forte e c'è un giusto feeling tra di noi. Dire che puntiamo a vincere lo scudetto non ha senso, viviamo alla giornata senza fare troppi calcoli. Sicuramente partiamo per vincere, non si sa cosa, ma vogliamo vincere. Dobbiamo uscire da ogni gara a testa alta, dando il massimo. Cosa che non è successa lo scorso anno».

    E ancora: «Reina? Sono felice del suo ritorno, è andato via un anno e mi diceva spesso che voleva tornare. Oltre alla sua esperienza, si vede che vuole dare ancora di più rispetto al passato. Speriamo ci dia una grande mano a fare bene. La città? Quando sono arrivato c'erano stupidi pregiudizi. In realtà ho invitato le persone qui a Napoli che pensavano male di questa città, sono stati cinque giorni e non volevano più andare via. Prima di parlare e giudicare bisogna vedere Napoli. Con i tifosi ho un buon rapporto, mi è impossibile parlare male di questa tifoseria e di questa città».

    fonte:ilmattino

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