Processo breve, no di Casini. Bocchino: amnistia mascherata

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    Il dibattito, rilanciato dal ministro Alfano che ha ribadito la necessità di approvare velocemente il testo, occupa le aperture dei giornali. Il leader dell’Udc: “Così com’è non lo voteremo”. Bocchino: “Uno scudo creato per il premier”.

    “No” al processo breve così “com’è uscito dal Senato”. Lo dice il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini in un’intervista al Corriere della Sera in cui ribadisce la disponibilità del suo partito a “pensare a una tutela delle alte cariche”, mentre “cancellare centinaia di processi per farne finire uno o due sarebbe una follia. Di tutto il Paese sente il bisogno, tranne che di un’amnistia”. Parole simili arrivano dal finiano Italo Bocchino: “Lo scudo creato per il premier è amnistia mascherata”, dice in un’intervista a Repubblica. Difende il testo del disegno legge che è stato approvato al Senato lo scorso 20 gennaio il ministro della Difesa Ignazio La Russa. “Il processo breve non è materia di discussione, quel testo dovrà essere approvato alla Camera così com’è” afferma intervistato da la Stampa.

    Il dibattito sul disegno di legge sul processo breve era stato rilanciato dal Guardasigilli Angelino Alfano che, in un’intervista pubblicata sabato 28 agosto sul Corriere della Sera, aveva parlato della necessità di arrivare a una rapida approvazione, garantendo più fondi per il settore. Dichiarazioni che hanno subito riacceso lo scontro con le toghe. “Non è una priorità del governo”, è la replica l’Associazione nazionale dei magistrati.

    skytg24ore                                                               inserito da Michele Pappacoda

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