Salernitana e Benevento, giorno della verità. I granata affrontano la Juve Stabia che vuole consolidare il terzo posto

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La Lega Pro ad un bivio. Forse quello decisivo. A quattro turni dalla fine, la trentacinquesima giornata diventa autentico spartiacque sia in testa che in coda. Le prime della classe e le pretendenti ai playoff si sfidano in scontri che potrebbero pesare sulla griglia finale per gli spareggi promozione. Il Romeo Menti, palcoscenico del derby tra Juve Stabia e Salernitana, diventa di diritto il campo su cui saranno accesi tutti i riflettori. La prima della classe punta al successo pieno, sbirciando magari a quanto accadrà al “XXI settembre” di Matera, per prepararsi a stappare lo champagne della promozione in B. Sulla sua strada, però, una Juve Stabia che, forte del 3-1 in casa del Savoia, ha ritrovato lo smalto giusto per blindare il terzo posto. Menichini non sembra intenzionato a fare sconti ed alla vigilia del derby, forte anche dei quasi 800 supporter granata al seguito nell’impianto stabiese, vorrebbe dettar legge: «Ci aspetta una gara difficile sia sotto il piano ambientale che tecnico, contro un avversario di livello, ma a Castellammare non andremo certo per difenderci. Ai ragazzi ho chiesto di provare ad imporre come sempre il nostro gioco, il resto verrà da sé». Quasi certo l’assetto a tre in difesa dei granata, il tecnico salernitano punta tutto sulla giornata di Calil e Gabionetta per portare a casa l’intero bottino. In casa Juve Stabia c’è serenità. La vittoria del Giraud, al di là dell’infortunio a Gammone (tornerà nei playoff) e qualche acciacco a Di Carmine e Migliorini, ha restituito un Ripa in grande spolvero. Savini sembra aver le idee chiare, ma non si sbottona sull’undici che andrà in campo ad inizio gara: «Stiamo bene, ci siamo allenati con tranquillità – spiega – Sappiamo che è una gara importante, che affrontiamo la squadra prima della classe che, con merito, è la più vicina di tutte alla serie B». Eppure all’andata i gialloblù “rischiarono” seriamente l’exploit all’Arechi, tenendo sotto scacco la Salernitana per 45 minuti: «Una prestazione importante quella di Salerno. Sappiamo che una vittoria ci darebbe uno slancio decisivo in chiave play off e cercheremo un risultato a cui, lo sappiamo, i tifosi tengono tantissimo». L’ultima vittoria stabiese risale al torneo 2006/07, il derby posticipato di lunedì, cadde proprio nel giorno del centenario del calcio a Castellammare. Recuperati tutti gli effettivi, Savini è indeciso tra il 4-4-2 con il duo Ripa-Di Carmine, o i l4-2-3-1, con Bombagi libero a centrocampo di fare pressing sul portatore, mossa che mise in crisi i granata all’andata. Difficile, però, tenere fuori Ripa dopo la doppietta di sette giorni fa. Se Juve Stabia-Salernitana è match dicartello, altrettanto diventa la sfida di Matera, quella tra i lucani di Auteri ed il Benevento di Brini. Un successo terrebbe i giallorossi in scia della capolista, indipendentemente dall’esito del derby, frenando i sogni play off del Matera, una sconfitta spianerebbe le porte della cadetteria all’undici caro a patron Lotito. Brini recupera Padella ed Alfageme, ma dovrà fare a meno di Vitiello e Campagnacci, puntando tutto su Eusepi, ancora sul trono dei bomber del girone. «Una gara calda – ha ribadito Brini alla vigilia – il fattore mentale è quello che può fare la differenza. Noi dobbiamo giocare senza pensare alla Salernitana, ma solo all’avversario di turno che, è bene ribadirlo, è cliente ostico, e non poco. Nel match di andata abbiamo sbagliato l’atteggiamento mentale, salvo poi riprenderci e recuperare dimostrando ancora una volta grande carattere. L’obiettivo? Ai ragazzi ho detto di provare a vincerle tutte fino alla fine, se la Salernitana avrà fatto altrettanto, ci giocheremo la B agli spareggi». (Gaetano D’Onofrio – Il Mattino) 

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