Sorrento, no a case vacanze nel condominio

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SORRENTO. Stop alle case-vacanza realizzate in uno dei più prestigiosi condomini cittadini. È quanto ha stabilito la Corte d’Appello di Napoli, confermando la sentenza di primo grado del Tribunale di Torre Annunziata. Al centro della diatriba giudiziaria le strutture ricettive allestite all’interno della storica residenza La Terrazza, lo stabile che domina l’area portuale di Marina Piccola. Si tratta di alcuni appartamenti trasformati in attività extralberghiere ampiamente pubblicizzate su diversi portali internet dedicati alle vacanze. Tutto ciò nonostante non fosse mai stata concessa la necessaria autorizzazione dell’assemblea condominiale. A confermarlo è stata proprio la Corte d’Appello partenopea che ha sentenziato come “la destinazione degli immobili ad attività alberghiera, nonché all’organizzazione di feste e cerimonie a fini commerciali, doveva essere in ogni caso autorizzata dall’assemblea ai sensi dell’articolo 4 del regolamento condominiale”. Ma i giudici di secondo grado non si sono limitati a questo, precisando anche che “è di palmare evidenza che quanto posto in essere dagli appellanti (ossia i titolari delle strutture ricettive) è idoneo a turbare la tranquillità dei condòmini” a causa dei rumori e del continuo via vai di persone a qualsiasi ora del giorno e della notte. “Nonostante la sentenza risalga ad un paio di mesi fa – spiega l’avvocato Ester Costa, che cura gli interessi dei condòmini contrari alla presenza delle strutture ricettive nel loro esclusivo caseggiato – il gestore degli esercizi ancora non ha sospeso l’attività, così come continua a pubblicizzare attraverso diversi siti internet quello che viene presentato come un vero e proprio albergo”. Della vicenda si è interessato anche il Comune di Sorrento. Lo scorso mese di ottobre, infatti, l’allora dirigente del settore Commercio, Donato Sarno, dopo una serie di sopralluoghi effettuati dagli agenti della polizia municipale, ha emesso delle ordinanze per la sospensione di tre di tali attività. Con un ricorso al Tar, però, i titolari delle strutture ricettive hanno ottenuto la sospensiva del provvedimento, che sarà valutato nel merito il prossimo mese di giugno. Intanto la sentenza della Corte d’Appello di Napoli ha messo in apprensione più d’uno tra i titolari di esercizi extralberghieri. Anche in numerosi altri casi nel territorio comunale di Sorrento la presenza di b&b e case-vacanza nei palazzi ha provocato tensioni tra i condòmini, per cui la decisione dei giudici di secondo grado in merito alla questione de La Terrazza potrebbe rappresentare un precedente cui fare riferimento nei contenziosi ancora in corso e per quelli futuri. Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un autentico boom di tali attività, con una vera e propria corsa alla realizzazione di esercizi ricettivi extralberghieri in grado di garantire redditi minimi tra i 20-30 euro al giorno, fino ad arrivare anche a 5-600 euro per quelli più lussuosi. Sorrentopress

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