Salerno all’ospedale Ruggi vengono tagliati i salari dei medici

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Salerno all'ospedale Ruggi vengono tagliati i salari dei medici  ne parla Monica Trotta su La Cittàl Ruggi avvia la spending review tra i camici bianchi. L’obiettivo è risparmiare 2.405.626 euro nel 2015 per una voce consistente del salario dei medici, le prestazioni aggiuntive (cosa diversa dallo straordinario), in sostanza quelle ore in più che i dottori fanno per coprire i turni di guardia in presenza di una carenza d’organico e per le sedute di sala operatoria. La spesa va ridotta del 30 per cento rispetto al 2012, anno in cui per le prestazioni aggiuntive e le convenzioni con altre aziende il Ruggi ha speso 8.018. 754 euro. Nel 2015 si dovranno risparmiare 2.405.626 euro: il budget quindi per quest’anno è di 5.613.128 euro. Nel bilancio di previsione per il 2015 i costi per consulenze, collaborazioni, interinali e turni aggiuntivi ammontano a 6.731.299 euro, ma la spesa più consistente è proprio quella per i medici. Il Ruggi ha deciso di mettere ordine tra i conti, emanando per la prima volta un regolamento in cui viene messo nero su bianco chi può fare le prestazioni aggiuntive, quando vanno fatte, chi deve autorizzarle, i limiti di budget. «E’ il complemento di un percorso iniziato l’anno scorso in base ad un obiettivo indicatoci dalla Regione di riduzione dei costi – spiega il direttore amministrativo del Ruggi, Salvatore Guetta – Abbiamo fatto un’analisi organizzativa puntuale, rivisto le procedure che sono state condivise dalle organizzazioni sindacali, regolamentato il pagamento delle somme ai medici visto che tale pagamento veniva effettuato dopo un anno e mezzo mentre adesso ci prefiggiamo di farlo al massimo entro due mesi». E’ stato necessario mettere dei punti fermi, visto che fino ad ora- come lo stesso Guetta ammette – «dopo l’autorizzazione delle ore di lavoro in più ai medici, veniva data ampia libertà nell’attuazione. Adesso ci siamo riferiti a parametri fissi, che ci hanno consentito di quantificare il fabbisogno per ogni unità operativa». Per singolo reparto l'azienda ospedaliera ha previsto un numero massimo di ore di prestazioni aggiuntive che i medici possono fare, in modo da non sforare: le ore maggiori sono nei reparti dove c’è carenza d’organico, come rianimazione, chirurgia d'urgenza, ortopedia. «Ogni singola unità operativa può fare al massimo 8406 ore da rendersi con prestazioni aggiuntive» scrive l’azienda ospedaliera. Il pagamento – inoltre – è subordinato alla dichiarazione del direttore medico di presidio «che attesta di aver visionato e approvato i turni di servizio e che non è stato possibile effettuare turni con modalità diverse

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