PORTICI: il futuro riparte dall’Istituto Francesco Saverio Nitti.

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(di Giulia Asprino) – Come consuetudine, in Campania, si sono conclusi recentemente i giorni dedicati all'orientamento scolastico, che hanno visto la presentazione del piano formativo offerto da parte dalle scuole, tramite l'iniziativa degli open day, un biglietto da visita in piena regola per i dirigenti e il personale docente. Tra gli istituti campani, che meritano un posto di tutto rilievo, spicca la presenza dell'Istituto Francesco Saverio Nitti di Portici, la cui dirigenza è stata affidata da qualche anno nelle mani della dottoressa Rosaria Buonanno, la quale ha permesso alla scuola porticese di indossare una nuova veste rivoluzionaria, annoverandola tra gli istituti tecnici di preminenza che risaltano negli indirizzi tecnico-economico e turistico: un vero e proprio trampolino di lancio per gli adolescenti appassionati di grafica pubblicitaria, finanza, marketing, biotecnologia e turismo. Come tutte le organizzazioni di elevato rispetto, il merito va riconosciuto a chi le guida, in questo la nuova preside Buonanno si è distinta per aver dato una sterzata acrobatica a quella che era stata la precedente gestione, creando un'autentica leadership scolastica e riscontrando un  forte interesse da parte di tutti i giovani studenti della fascia vesuviana. Ad oggi, ciò per cui si differenzia il Nitti è la possibilità di poter effettuare le prime esperienze in reali contesti lavorativi e di poter affrontare in prima persona nuovi progetti. Tramite l'utilizzo di piattaforme web che prevedono l'uso di avanzate tecnologie, l'Istituto regala un diverso approccio nei confronti dell'insegnante, crendo un contatto face to face anche con le famiglie degli allievi. Un modo del tutto esclusivo di concepire la formazione, il cui scopo è quello di creare i cittadini del futuro. La creazione di solide basi per l'avvenire degli studenti dovrebbe essere in teoria il principale obiettivo da conseguire, per avere un'efficiente funzionalità territoriale. Tuttavia ciò non sempre accade. Il periodo di crisi, affrontato anche dal settore dell'istruzione, è il chiaro segnale che qualcosa deve essere cambiato per riuscire a garantire la sopravvivenza del futuro capitale umano delle aziende. L'istituto porticese è fin qui riuscito a ottemperare alle esigenze di ottimizzazione proposte dal ministro Giannini, migliorando anche le tecniche di insegnamento attraverso l'impiego di lavagne elettroniche interattive. La dottoressa Buonanno è riuscita laddove altri hanno fallito, spingendosi ben oltre l'efficacia dell'apprendimento da parte degli studenti: ha fatto della sua scuola una valida "macchina da guerra", elevando il progresso educativo a livelli mai raggiunti prima. Un operoso lavoro di solerzia e dedizione che sta dando origine a un virtuoso equilibrio tra istruzione e mondo del lavoro.

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