Napoli. Cede via Pontano, salta internet al Vomero. Centraline allagate e transenne in diversi quartieri della città

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Napoli. Il maltempo mette in ginocchio sia le strade che la Napoli dei cavi e delle cabine. «L’avvallamento» quotidiano riguarda via Pontano, transennata per una ventina di metri e chiusa al traffico. Un altro pezzo di città che si abbassa di mezzo metro, mentre sotto la gruviera di sampietrini si intravede il vuoto. La pioggia infierisce sulle strade già precarie e le fa sprofondare. Da questo punto di vista, i quartieri della città sono tutti uguali e tutti ugualmente a rischio: Sanità, Vomero, Colli Aminei, centro. Il bollettino dei disservizi di ieri fa registrare altri grossi disagi in città, con uffici, Poste e negozi tra Vomero e Corso Vittorio Emanuele rimasti senza internet e telefono fino a ora di pranzo. Partiamo dal problema di via Pontano. «Il fatto più grave del giorno», secondo la Protezione Civile. «Più grave di quanto si pensasse in un primo momento – spiega il presidente della I Municipalità Fabio Chiosi – La strada è chiusa al traffico a causa della rottura della fogna, probabilmente dovuta a lavori della Napoltenagas. A partire da lì, poi, la pioggia battente ha peggiorato la situazione e causato infiltrazioni d’acqua. Bisognerà procedere subito con i lavori di riparazione». Le strade sono fragili e fragile è anche la Partenope dei sottoservizi, dei cantieri continuamente aperti e richiusi. I napoletani hanno paura anche se fanno ormai fatica a sorprendersi: «E che c’è da dire più? – sbotta la signora Maria in via Pontano, a pochi passi dalla fermata dell’autobus e dalle transenne – Lo sappiamo tutti che camminiamo sul vuoto!». Dalle strade rotte torniamo ai disservizi del web, non trascurabili per decine di utenti in fila per pagare una bolletta o per le attività commerciali, dato che offline non funziona nemmeno il pagamento bancomat. Il black-out della Rete ha colpito I e V Municipalità: via Suarez, piazza Fuga, Corso Vittorio Emanuele, piazza degli Artisti, via Cimarosa. La notizia di uno smottamento che ha causato il guasto nella Napoli collinare si tocca con mano nell’ufficio postale «chiuso per motivi tecnici» a due passi da via Luca Giordano: «I tecnici sono già venuti, ci hanno detto che si è tranciato un cavo Telecom», confermano sussurrando dall’interno, mentre i napoletani sbuffano fuori, al freddo, nella coda che si è appena formata. «A casa mia il telefono andava e veniva», ci tiene a dire una signora. In effetti, vicino al cantiere per la ripavimentazione del corso vomerese si vedono squadre al lavoro. E dal cantiere, che resterà attivo per 300 giorni, escludono fermamente «di aver tranciato cavi». La pioggia non aiuta nemmeno il web napoletano. «Si sono allagate diverse cabine della rete telefonica in Corso Vittorio Emanuele – conferma Chiosi – questo ha causato i problemi internet e i collegamenti in zona». Un’area, quella compresa tra Vomero e Corso, piena di banche, uffici pubblici e privati. «Abbiamo perso tre clienti – ha spiegato la commessa di un negozio di abbigliamento in zona Luca Giordano – ormai quasi tutti pagano col bancomat e stamattina non c’era rete». Non è escluso che i problemi di un quartiere ne intacchino un altro: «Molte connessioni del Vomero vengono dislocate in cabine di altre zone, visto l’eccessivo numero di richieste di utenze», spiega il presidente del Centro Commerciale Vomero Arenella Enzo Perrotta. La bufera non va d’accordo col digitale. E Napoli non va d’accordo con la bufera. (Gennaro Di Biase – Il Mattino) 

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