La felicità e il piacere: una storia contrastata

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Questo pomeriggio, Massimo Mori e Armando Massarenti incontreranno gli allievi del Liceo “F.Severi” di Salerno, alla vigilia della loro partecipazione alle Olimpiadi della Filosofia

 

Di OLGA CHIEFFI

Oggi, alle 16.30, presso il Liceo Severi di Salerno, si terrà un incontro, moderato dal prof. Guido Cantillo, docente di filosofia e direttore del dipartimento di filosofia del Liceo “F.Severi”, dal titolo “Felicità e piacere. Una storia contrastata”. Il seminario, organizzato  dal Liceo, fortemente voluto dal Dirigente scolastico Caterina Cimino, con la collaborazione della sezione salernitana della Società Filosofica Italiana, si colloca all’interno delle iniziative progettate per la selezione degli studenti liceali partecipanti alle Olimpiadi di Filosofia, promosse dal MIUR e dalla S.F.I. nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani nei confronti degli studi filosofici e, in particolare, di valorizzare le eccellenze tra gli studenti. All’evento prenderanno parte Massimo Mori, docente all’Università di Torino, e Armando Massarenti, responsabile del supplemento culturale domenicale del Sole 24 Ore e autore del libro Istruzioni per rendersi felici. Come il pensiero antico salverà gli spiriti moderni (Guanda). Ripercorrendo alcuni fondamentali momenti della storia del pensiero occidentale, i due studiosi daranno ai ragazzi l’opportunità di approfondire il significato della felicità, il suo rapporto con il piacere e la necessità di coniugare la naturale aspirazione alla felicità individuale con il diritto di tutti ad una armoniosa convivenza sociale, partendo certamente dalla filosofia greca la palestra ideale per allenare il nostro cervello a rendere "conscio l'abituale e abituale il conscio". Un gioco di parole che riassume l'essenza del metodo socratico, l'arte maieutica di trarre le nostre convinzioni superficiali – dettate dall'abitudine – al cospetto della coscienza che le riesamina alla luce di un atteggiamento distaccato e razionale. Dall'antica Grecia a oggi discettiamo di vita, felicità e piacere, amore e passioni, conoscenza e cambiamento, politica e giustizia, amicizia. Temi che rimandano all'universale mutevolezza delle cose umane, alla ricerca del senso della vita e a un sapere capace di offrire spunti per il buon vivere, se felicità ci pare una parola troppo grossa. O almeno la Consolazione della Filosofia di cui parlava Boezio, autore di uno dei libri più letti dal Medioevo alla modernità. I due docenti impiegheranno formule accattivanti e con un atteggiamento filosoficamente "sincretistico" chiameranno in causa le neuroscienze e la psicologia a suffragare le tesi dei maestri alla luce delle moderne scoperte e sperimentazioni, contaminando il tutto con la poesia, arte capace di regalare alla filosofia le parole più adatte per parlare di sé e del suo incessante librarsi, come Baudelaire in Elevazione, "al di là dei confini delle sfere stellate".

 

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