Torre Annunziata. Sos del neo presidente: uffici accorpati, è caos. Manca il personale. Servizi inefficienti

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Torre Annunziata. «Ci sono centinaia di sentenze dei Giudici di Pace emesse ma non ancora pubblicate per mancanza di personale. Per gli avvocati è una situazione di grossa difficoltà». A pochissimi giorni dalla sua conferma alla guida del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata, Gennaro Torrese lancia un allarme sulla situazione degli uffici che stanno per essere accorpati tutti a quello oplontino, ma senza che venga aggiunto personale. Con Gragnano e Pompei già soppressi, nei prossimi 4-5 mesi dovrebbe avvenire l’accorpamento dei giudici di pace anche di Castellammare di Stabia e Torre del Greco che, insieme a Torre Annunziata, saranno ospitati nell’ex istituto Salesiani di via Margherita di Savoia, fino a poche settimane fa sede del tribunale civile oplontino. «Ma l’accorpamento non significa nuovo personale – prosegue Torrese – dunque si rischia di non trovare una soluzione adeguata per offrire un giusto servizio alla cittadinanza». Il personale delle vecchie sedi, infatti, è stato (e sarà) richiamato dai Comuni che ospitavano gli uffici, mentre a Torre Annunziata non è possibile fare nuove assunzioni. Ed ecco che si prospettano tre alternative: «Abbiamo già avviato un’interlocuzione con i Comuni per ottenere il trasferimento di quel personale – spiega il presidente degli avvocati oplontini – poiché a Torre Annunziata ci sono pochi dipendenti e tanto lavoro da fare. Nel frattempo, però, confidiamo che parte degli ex dipendenti provinciali possano essere dislocati in questi uffici e a tal proposito avvieremo una mirata intermediazione con il Ministero della Giustizia. In alternativa abbiamo pensato che si possano distaccare negli uffici dei giudici di pace alcuni giovani praticanti avvocati, così da svolgere l’attività di praticantato, risolvendo anche il problema della carenza di personale». Questa sarà la prima vera emergenza per il rinnovato Consiglio dell’Ordine, riconfermato praticamente in toto al termine delle ultime votazioni, con Torrese che guiderà per la terza volta consecutiva l’Avvocatura oplontina. Tutto grazie ad una larga partecipazione alla votazione (oltre il 60% degli iscritti si è recato alle urne) che ha permesso di votare l’unica lista – Avvocatura Indipendente – che si era presentata con 21 candidati, tra cui 8 donne. «Anche se non c’è stata vera competizione – commenta Gennaro Torrese – si è trattato di un’elezione legittimata dalla partecipazione di oltre 1200 avvocati, che si vedranno rappresentati grazie a membri dell’Aiga (giovani avvocati), della Consulta alle Pari Opportunità e delle varie associazioni forensi locali». Per la prima volta il Consiglio resterà in carica un quadriennio: «Sarà un mandato lungo, durante il quale proveremo ad essere più vicini ai giovani avvocati, che soffrono più di altri la crisi della professione determinata da quella economica. Guarderemo con estrema attenzione al PCT (processo civile telematico), intervenendo quando ci sarà bisogno anche con un protocollo per il tribunale, garantendo la massima accessibilità dei servizi telematici, anche grazie al Wi-Fi gratuito che presto arriverà. Aumenteranno, infine, i momenti di formazione per rendere più qualificata la conoscenza degli avvocati delle normative che vengono di volta in volta promulgate. E tutto ciò avverrà – conclude Torrese – anche grazie alla collaborazione delle tante donne che sono entrate a far parte del nuovo Consiglio». Durante la prima assemblea, Pasquale Damiano è stato nominato segretario, mentre il tesoriere sarà Pasquale Striano. Tra i tre avvocati più votati, poi, c’è Mario Afeltra, presidente dell’Associazione Forense di Gragnano, tornato in competizione «dopo anni di assenza», ma capace di ottenere 665 preferenze. Infine, prima volta in Consiglio per Elio D’Aquino, in passato due volte presidente della Camera Penale. (Dario Sautto – Il Mattino)

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