Norman Atlantic, «vittime attaccate dagli squali». Accertamenti sulle scatole nere VIDEO

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    Potrebbero essere state attaccate da squali le vittime della Norman Atlantic. Il sospetto degli inquirenti baresi, dovuto alla presenza di ferite, in particolare su uno dei corpi, è messo nero su bianco nell’atto di affidamento dell’incarico per le autopsie sulle nove salme. Agli accertamenti medico legali, infatti, parteciperà anche un biologo marino, il dottor Lucio Rositano. Intanto sarà affidato il prossimo 20 gennaio l’incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo del relitto della Norman Atlantic. L’avviso è stato notificato a indagati e parti offese contestualmente a quello sulle autopsie. Anche per le scatole nere la parti potranno nominare propri consulenti tecnici. Gli accertamenti consentiranno di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti nella notte del naufragio, attraverso soprattutto le registrazioni delle comunicazioni a bordo e con le capitanerie, le indicazioni sulla rotta e la precisa cronologia delle fasi successive all’incendio, dall’allarme all’evacuazione.

    Ultimo retroscena: il fatto che la Anek, noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, abbia due rappresentanti legali fa salire da sei a sette il numero degli indagati nell’inchiesta sul naufragio del traghetto il 28 dicembre scorso al largo delle coste albanesi. All’inizio si sapeva che un solo rappresentante legale era indagato ma non se ne conosceva l’identità. I due (Georgios Katsanevakis e Ioannis Vardinogiannis) rispondono di cooperazione colposa di naufragio, omicidio plurimo e lesioni assieme agli altri cinque indagati: il dipendente della ‘Anek’, il cosiddetto supercargo (addetto alle fasi di imbarco) Pavlos Fantakis, l’armatore Carlo Visentini, il comandante Argilio Giacomazzi e i due ufficiali di bordo Luigi Iovine e Francesco Romano.

    il mattino

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