STAGE DI SOLIDARIETA’ PER IL NATALE DEL LICEO ARTISTICO GRANDI foto

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Professori e alunni del Liceo Artistico Grandi di Sorrento, per il secondo anno, festeggiano il Natale con gli anziani della Casa di Riposo S. Michele di Piano di Sorrento. Lo stage di solidarietà nasce lo scorso anno sulla base di un protocollo d’intesa tra il Direttore della Casa di Riposo, dott. Salvatore Aversa, e il Dirigente Scolastico, Prof. ssa Patrizia Fiorentino. Questo progetto si propone di approfondire i valori della convivenza solidale ed attiva, riconoscendo nel volontariato una strategia per la prevenzione del disagio e la promozione del benessere degli studenti e della società.
Lo stage di solidarietà ha come scopo l’educare i giovani al rispetto per se stessi e per gli altri, puntando sull’importanza delle relazioni col prossimo, sui valori della solidarietà e dell’altruismo, sulla responsabilità del vivere civile, sulla cittadinanza attiva.
La prima annualità, svolta da ottobre ad aprile 2014, ha avuto una forte partecipazione (più di 60 ragazzi) che hanno portato avanti un laboratorio settimanale per l’allestimento degli alberi di natale ai vari piani della struttura, dove si sono fuse le esperienze degli ospiti e le competenze dei ragazzi del Liceo creando sinergie e simbiosi profonde.
Ancora di più la seconda annualità ha visto una partecipazione compatta degli allievi che si sono posti l’obiettivo di allestire i singoli ingressi delle stanze della casa di riposo con ghirlande natalizie preparate dagli stessi allievi con materiali naturali (tralci di vite intrecciati, piccole pigne, ecc.). Agli allievi che attualmente frequentano il Liceo e che sono stati costantemente seguiti da un gruppo di docenti, si sono affiancati quelli già diplomati che avevano già svolto l’esperienza l’anno precedente e che avevano stabilito un legame talmente forte con gli ospiti della Casa di Riposo, che sono ritornati con loro a festeggiare il Natale, intonando canti in attesa dell’arrivo di Babbo Natale (molto ben rappresentato dal Prof. Ulderico Matrone).
Alla luce di questa esperienza, la considerazione che viene da fare a noi docenti, che pensavamo di dover insistere fortemente per promuovere questo senso di responsabilità tra i giovani, è che loro, in realtà, non aspettavano altro che l’opportunità di manifestare i loro sentimenti… Bisognava solo guidarli. (Utente dal Web)

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