Successo del libro “Enrico De Nicola – Il Presidente galantuomo” di Andrea Jelardi, Kairòs Edizioni.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – Successo del libro Enrico De Nicola – Il Presidente galantuomo” di Andrea Jelardi, che potrebbe diventare una fiction televisiva.  

     

    Un libro, un film; potrebbe diventare una fiction-tv questo libro di successo di Andrea Jelardi.

    E’ stato presentato alla LIBRERIA TREVES di Napoli e sarà presentato in successive prestigiose altre sedi il saggio “Enrico De Nicola – Il Presidente galantuomo” di Andrea Jelardi, pubblicato da Kairòs Edizioni.

    E’ un libro interessante e alla LIBRERIA TREVES, Piazza Plebiscito nn. 11/12, è stato ben accolto il saggio “Enrico De Nicola – Il Presidente galantuomo” del giovane  Andrea Jelardi.

    All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’autore, Ernesto Filoso, Nando Romeo, Pino Cotarelli, Stefano Arcella e Gianni e Carmen Jaquinta; le efficaci letture sono state di Mariarosaria Riccio.

    Andrea Jelardi, laureato nel 1998 a Napoli in Conservazione dei Beni Culturali, è assistente alla cattedra di Storia del viaggio e del turismo.

    E’ direttore didattico della Scuola di Alta Formazione Cinema e Spettacolo, ha collaborato con “Realtà Sannita”, “Casa Mia Decor” e “Den”, “Il Roma” e “Il Denaro”.

    Le sue pubblicazioni più recenti sono: Queer tv: omosessualità e trasgressione nella tv italiana (Croce, Roma 2006, prefazione di C. Freccero), Sanniti del ventennio tra fascismo e antifascismo (RS, 2007), Strade storie e personaggi di Napoli (Guida, Napoli 2007), Breve storia di Benevento (Pacini, Pisa 2008) e In scena en travesti (Croce, Roma 2009, prefazione di V. Ottolenghi).

    Ernesto Filoso, intellettuale, nonché giornalista e scrittore, è stato inviato di quotidiani nazionali in Italia e all’estero ed autore di programmi RAI.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: ITINERARI TURISTICI ILLUSTRATI (AA.VV. Touring Club Italiano, Milano); AMERICA, UNA SCOPERTA DA RISCOPRIRE (Graziani Editore); OPERAZIONE MEDJUGORE (Edizioni Scientifiche Italiane).

    Il reading è stato curato da Maria Rosaria Riccio, psicologa clinica, ha recentemente pubblicato con Kairòs “Al di là della barriera”.

    È fra i principali autori del gruppo Homo scrivens, la prima compagnia italiana di scrittura.

    La cura dell’Ufficio Stampa della Kairòs Edizioni è stata della brava e puntuale Monica Florio.

    Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica Italiana, ha inteso, tra l’altro, celebrare il 5O° anniversario della morte, avvenuta nell’ottobre 1959.
    De Nicola è di sorprendente attualità in questo momento storico in cui la politica sembra aver avuto una squallida caduta di stile e pare sempre più improntata su vicende personali, offese più o meno dirette, scandali inquietanti.

    Oggi, il rispetto, lo scambio civile di opinioni e la fede per un’ideale non sembrano essere presenti negli scontri politici, che si fanno sempre più accesi e restano imperniati sul piano personale.

    Con questa premessa Andrea Jelardi motiva l’attualità su De Nicola sostanziandola e definendola, peraltro, particolarmente chiara e palese.

    De Nicola accettò l’incarico di guidare la neonata Repubblica e di firmare la Costituzione soltanto perché sicuro di riscuotere l’unanimità di consensi, ma in più di un’occasione, quando essa gli sembrò anche solo minimamente vacillare, fu sempre disponibile a dimettersi per tornare alla sua professione di avvocato, che, tra l’altro, gli avrebbe anche consentito di vivere più che agiatamente.

    Politico nel vero senso della parola, egli rifiutò sempre in maniera squillante e decisa ogni privilegio economico e materiale, compresi quelli dovutigli per legge, tanto che risultano tuttora celebri gli episodi legati alla sua Fiat 1100 personale utilizzata al posto della lussuosa auto di rappresentanza, il cappotto rivoltato, i doni ricevuti e lasciati, poi, al Quirinale e i francobolli pagati, tassativamente di tasca propria, se destinati ad affrancare corrispondenza privata.
    All’Italia di oggi, caratterizzata da molti scandali, raccomandazioni e tanto altro ancora, il primo presidente della Repubblica ha lasciato quindi una testimonianza inappuntabile di rettitudine, mostrandosi sempre contrario ad ogni genere di favoritismo e negandolo, non solo ad amici e colleghi, ma finanche ai propri congiunti, tanto che proprio per questo un nipote venne mandato soldato al fronte trovandovi la morte e senza che l’influente zio fosse intervenuto per non farlo destinare in zona di guerra.

    L’autore segnala: “A darmi l’idea di scrivere una biografia di De Nicola, è stato il mio amico giornalista milanese Roberto Schena, meravigliandosi peraltro che fino ad ora nessun saggio su di lui fosse mai stato pubblicato. Ad opera finita sottoposi il volume ad importanti case editrici di livello nazionale le quali però, pur esprimendo giudizio lusinghiero, aggiunsero più o meno ufficiosamente che non lo avrebbero pubblicato perché il personaggio, apparendo …. troppo onesto (!), non avrebbe stimolato la curiosità del lettore. Una curiosità che a questo punto non esiterei a definire stupida e morbosa, ma che purtroppo oggi è fatalmente in auge.”
    Edito finalmente per i tipi della Kairòs di Napoli, il libro intitolato “Enrico De Nicola – Il Presidente galantuomo è già oggetto di valutazione per la realizzazione di una fiction televisiva che riconsegnerà smalto a questo grande italiano che, pur essendo scomparso da mezzo secolo, ha ancora tanto da insegnare ai politici e agli amministratori dei nostri giorni bui.

    Il suo carattere aspro, severo, ma di alto profilo etico lo ha consegnato alla nostra memoria, come un inossidabile incorrotto.
    Enrico De Nicola morì nella sua casa di Torre del Greco, assistito da pochi amici e parenti, dalla fedele governante tedesca e dalla piccola figlia del guardiano alla quale egli aveva, amorevolmente, fatto da bravo nonno.

    Sulla sua vita privata c’era e c’è sempre stato il massimo riserbo e, anzi, si può convenire che egli ad essa aveva quasi completamente rinunciato per rispetto alle alte cariche istituzionali ricoperte.

    Rispetto che oggi manca quasi completamente e al quale cerca invano di richiamare i nostri politici l’attuale presidente Giorgio Napolitano; il rispetto per le alte cariche dello Stato, l’onestà, la sobrietà ed il buon gusto sono i pochi, ma essenziali, elementi che portano a De Nicola, degno ricordo ed esempio a cui riferirsi per costruire un’Italia migliore.

    Enrico De Nicola ha attraversato i momenti difficili dell’Italia e attualmente l’Italia cerca di uscire dalla crisi economica, che ha investito l’intero globo, e dalla quotidiana crisi politica strisciante e stancante in atto.

    Leggere su De Nicola o vedere la fiction-tv su de Nicola ci farebbe comprendere molto della nostra storia valida per il futuro.

     

    Maurizio Vitiello

     

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