Scafati. Botte al Liceo. Agguato per motivi di gelosia: un marocchino si presenta in aula con altri due aggressori

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Scafati. Picchiato a scuola dal suo antagonista in amore, follia al liceo scientifico “Renato Caccioppoli”. Se la caverà con qualche giorno di prognosi Giuseppe Conò, lo studente 18enne aggredito dall’ex della sua migliore amica, il coetaneo marocchino Bouksib Ashraf (residente tra Pompei e la frazione San Pietro), e altri due suoi amici – entrambi di origine straniera – . I protagonisti della spedizione punitiva, intanto, sono stati denunciati dal preside dell’istituto, Domenico D’Alessandro, ai carabinieri della locale tenenza. I tre sono stati incastrati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nell’istituto. Ashraf non aveva gradito la fine della sua storia d’amore con la 18enne S.C. (anche lei studentessa del “Caccioppoli”), tanto da pensare di impartire una sonora lezione a quel ragazzo che vedeva come una minaccia. Così, ieri, non c’ha pensato due volte e “scortato” da due amici, intorno alle 12.20, si è recato nell’istituto frequentato da Conò, con l’intento di pestarlo a sangue davanti a professori, amici e, soprattutto, davanti a quella giovane che gli aveva spezzato il cuore. Per questo ha messo a punto un piano (quasi) perfetto, eludendo, complice l’orario di uscita anticipata e una riunione con i vertici della “Luiss” di Roma, anche la sorveglianza di personale tecnico e amministrativo della struttura di via Nuova del Campo. Senza dare nell’occhio, infatti, il “rivale” di Conò si è ritrovato, insieme ai suoi amici, davanti alla porta della V G, la classe frequentata dal 18enne scafatese, imbattendosi subito nel suo “nemico”. Il 18enne, inizialmente, ha provato a non cadere nella trappola delle provocazioni del coetaneo che però, successivamente, è passato dalle parole ai fatti. Così schiaffi, calci e pugni hanno preso il sopravvento, con lo studente del “Caccioppoli” che si è ritrovato a fronteggiare l’ex della sua migliore amica e gli altri due ragazzi. Ma il peggio è stato evitato solo grazie ad alcuni amici di Conò, che dopo aver riconosciuto Ashraf hanno immediatamente allertato il dirigente scolastico Domenico D’Alessandro, dirigenti e personale tecnico dell’istituto. Solo il loro intervento, infatti, ha evitato che la questione potesse assumere connotati ben più seri. Tuttavia, l’antagonista del 18enne scafatese, favorito dalla calca creatasi attorno al ragazzo steso a terra e sanguinante al volto, è riuscito a dileguarsi dal liceo in tutta fretta insieme ai suoi complici. I tre, però, nel pomeriggio sono stati identificati dai carabinieri della tenenza di via Oberdan. Decisive si sono rivelate le immagini del sistema di videosorveglianza della scuola, che hanno permesso di risalire agli autori della spedizione punitiva. In merito all’episodio il preside del liceo, Domenico D’Alessandro, ha già sporto denuncia, sempre nella tarda serata di ieri, raccontando quanto accaduto nel suo istituto ai militari agli ordini del tenente Saverio Cappelluti. «Si tratta di un episodio inaccettabile, che non ha precedenti nel nostro liceo», ha spiegato il dirigente scolastico. «Questo mi induce ad aumentare i controlli che però, posso già assicurare tutti, sono sempre stati rigosi. Si è trattato di un’azione premeditata, per questo ci sarà tolleranza zero». Anche Giuseppe Conò, dopo essere stato preso in cura dai medici dell’ospedale di Boscotrecase, si è recato in tenenza, insieme ai genitori, per spiegare quanto accaduto ai carabinieri. Il giovane, già oggi, formalizzerà la denuncia contro i suoi aggressori. Sempre stamattina, intanto, i militari acquisiranno i video filmati dalle telecamere presenti nel liceo. (Domenico Gramazio – Metropolis)  

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