MINORI NON È IN UNA PERSONA, LASCIATE A CASA LE VOSTRE QUESTIONI PERSONALI

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    Abbiamo il sacrosanto dovere di sostenere battaglie per la trasparenza e la legalità.
    Nessuno può negare che il Sindaco, figura che dovrebbe dare l’esempio, vive piuttosto in un costante “conflitto d’interessi” per via della pendenza tributaria dell’azienda di famiglia, dove s’intrecciano visure camerali che attestano la sua presenza fino al 2013 malgrado dichiarazioni false rese alla segretaria, liti pendenti per il servizio dell’acqua, atti notarili fatti in fretta e furia pochi giorni fa, nomine di avvocati da parte della giunta con o senza il Sindaco (non si saprà mai)…
    Questa situazione di anomalia e di caos tocca il suo apice il 29 ottobre scorso, in un consiglio comunale che nulla ha da invidiare ad una commedia teatrale. Da una parte staffilate dure e a volte gratuite e dall’altra urla e gestualità di un veterano da palcoscenico che riesce a ribaltare la situazione a suon di consumato vittimismo e che addirittura usa il termine “gentaglia” rivolgendosi alle poche persone che partecipavano al consiglio e che non “parteggiavano” per lui (comportamento inqualificabile per un Sindaco che dovrebbe rappresentare tutti). Noi non prendiamo parte per nessuna delle due attrici principali; i loro litigi e le urla non ci appartengono e non interessano a noi quanto al popolo che ha bisogno di ben altro in un momento quanto mai difficile. Il consiglio comunale non è più luogo di discussione e di crescita politica ma terreno di un’ eterna diatriba su fatti giudiziari che coinvolgono anche e soprattutto questioni personali di F. Mormile e A. Reale.
    Abbiamo firmato un atto congiunto con la minoranza di F. Mormile e G. Proto per ottenere un consiglio straordinario e presentare i NOSTRI ORDINI DEL GIORNO oltre a quello sulla ineleggibilità del sindaco:
    1. Sollecito verso l’amministrazione per il bando relativo ad un alloggio delle case popolari libero ed esortazione ad assegnarlo a chi realmente ne ha bisogno
    2. Presa d’atto da parte del consiglio di determinare un termine di scadenza per il Piano di protezione Civile entro ottobre 2015, perché oltre agli slogan di due mesi fa del Sindaco dove annunciavano fondi e partecipazione di Minori al piano intercomunale , di concreto non si è fatto ancora nulla
    Ordini del giorno che non saranno mai discussi visto che il Presidente del Consiglio P. Russo si è arrogato il potere di non convocare il consiglio comunale su questi punti in barba al Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale che è ben chiaro sul fatto che il presidente: “convoca obbligatoriamente il consiglio.…quando ne fanno richiesta un quinto dei consiglieri in carica e inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.” (Capo I Art.4 comma C del punto 3 delle Disposizioni preliminari e generali)
    Un metodo di agire ingiustificato per chi vorrebbe rappresentare le minoranze, paladino e tutore della democrazia per una vita e di chi a pochi anni a questa parte era la “minoranza della maggioranza”. Una scelta che rispecchia le considerazioni del sindaco pronunciate al Consiglio: ossia che noi rappresentiamo solo una piccolissima fetta della popolazione e di fronte a chi ha il triplo dei consensi di tutte e due le opposizioni messe insieme, dobbiamo stare zitti e permettigli quello che gli pare.

    ANTONIO CIOFFI , Capogruppo eletto dalla gentaglia di “Fratellanza Minorese” (Utente dal Web)

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