Fabio Cannavaro sbarca in Cina, tecnico del Guangzhou di Marcello Lippi

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    La nuova sfida di Fabio Cannavaro si chiama Guangzhou. Il ragazzo della Loggetta, il «Muro di Berlino», il campione del mondo, l'unico difensore italiano a vincere il «Pallone d'Oro» non aveva alcuna intenzione di accontentarsi di essere opinionista televisivo, commentando per Mediaset anche le gare europee del “suo” Napoli. Aveva deciso di diventare allenatore e così è stato: da ieri è ufficialmente il tecnico dei campioni della «Super- League» cinese, succedendo al suo mentore, Marcello Lippi. L'ex Ct dell'Italia 2006 ha appena vinto il terzo titolo nazionale di fila e aveva annunciato di fare un passo indietro, diventando direttore tecnico del club cinese. «Sono in Cina, pronto, contento e molto motivato nell'affrontare questo nuovo progetto» ha avuto modo di riferire, tramite Twitter, Fabio Cannavaro, 41 anni da meno di due mesi. E da due anni, invece, sognava una panchina tutta sua, dopo aver sfiorato l'ingresso nello staff tecnico di Ancelotti al Real Madrid e, soprattutto, dopo aver ben coadiuvato come vice-allenatore il tecnico Cosmin Olaroiu all’Al-Ahli, club di Dubai con cui si è aggiudicato uno scudetto negli Emirati Arabi. Proprio quest'esperienza lo ha persuaso sul suo futuro da allenatore, dopo aver preso nel 2002 il patentino di Prima Categoria Uefa Pro al termine del corso a Coverciano. A Dubai Cannavaro aveva già svolto il ruolo di dirigente dopo aver chiuso la carriera di calciatore vissuta tra Napoli, Parma, Inter, Juventus e Real Madrid, vincendo, tra le altre cose, due Liga e una Coppa Uefa. «Sono felice, allenare una squadra ambiziosa era quello che volevo» ha confidato Fabio agli amici e parenti di Napoli, dove è atteso di nuovo tra dieci giorni, di ritorno dalla Cina, visto che il campionato inizierà solo a gennaio. In questo frangente Fabio era tornato ad abitare a Posillipo, frequentando gli amici di infanzia e i napoletani con cui era cresciuto nel vivaio azzurro (Caruso e De Rosa, tra gli altri), con cui si dilettava anche in partite di calcetto. La nuova sfida di Fabio non è solo allenare (bene) il Guangzhou Evergrande ma anche vincere il quarto titolo consecutivo. Lippi lo ha scelto per questo: del resto lo ha lanciato nel grande calcio facendolo esordire nel 1993 con la maglia del Napoli ad appena 19 anni prima di volerlo come alfiere nell'Inter, nella Juventus e come capitano della Nazionale campione del Mondo. Lippi lo guiderà, dall'alto della propria esperienza ultratrentennale giunta, a quanto pare, al capolinea. Il 66enne tecnico viareggino si era dimesso dopo la conquista del terzo titolo di SuperLeague nipponica. «Non allenerò più il Guangzhou ma c’è stato un fraintendimento – ha precisato Lippi – perché non lascerò la società, semplicemente non siederò in panchina in ogni gara». Ci sarà Cannavaro al suo posto, in un passaggio di consegne tra campioni del mondo: tra gli altri Fabio allenerà anche due italiani, Alino Diamanti e Alberto Gilardino, quest'ultimo suo compagno in Nazionale nel trionfo in Germania del 2006. Mister 136 presenze con l'Italia (secondo di tutti i tempi dopo Buffon) lavorerà con lo stesso staff di Lippi, composto dal vice, il napoletano del Vomero Massimiliano Maddaloni, dall'ex portiere della Juventus Rampulla, da Narciso Pezzotti e Claudio Gaudino, rispettivamente collaboratore tecnico e preparatore atletico già conosciuti alla Juve. Cannavaro ha ricevuto centinaia di messaggi di congratulazioni: tra essi, tramite twitter, i primi sono stati quelli dell'ex presidente del Real Madrid Calderon, dell'ex azzurro Benny Carbone e dei calciatori Montolivo e Bocchetti. (Dario Sarnataro – Il Mattino)

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