Piano di Sorrento. Ritardi per le nuove nicchie, raffica bis di contratti disdetti

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Sul cartaceo di Positanonews in edicola uno speciale sui cimiteri . Piano di Sorrento. I ritardi nella realizzazione dei nuovi loculi iniziano a creare difficoltà al Comune. Perché mentre si attende una svolta per i lavori, i concessionari proseguono a rinunciare al contratto stipulato con l’amministrazione. Manco a dirlo c’è stata una nuova raffica di risoluzioni dopo l’ondata dei mesi scorsi. Una mazzata giunta puntuale nel corso delle ultime ore con la questione degli interventi al camposanto che, manco a dirlo, torna di stretta attualità. Il restyling del cimitero è stato bloccato dalla Soprintendenza. Il perché? Nel corso degli scavi sono stati ritrovati dei resti di un insediamento storico. L’area è ricca di reperti. Il museo di Villa Fondi, ad esempio, può vantare una piccola “esposizione” interna. Ma al di là di tutto, resta ancora in dubbio la possibilità di accelerare e realizzare altre nicchie. In tanti avevano fatto richiesta al Comune di Piano di Sorrento per un loculo dove far riposare i propri defunti. Il sì al progetto per le nuove nicchie aveva ricevuto un sacco di consensi, ma dopo la ratifica dei contratti con l’ente municipale, lo stallo inizia a spazientire i concessionari. I cittadini, col tempo, hanno iniziato a recedere dal pre-contratto con il Comune. Lo scorso anno furono una decina i casi in cui si puntò con successo alla restituzione della caparra. L’ultima raffica di “divorzi” tra concessionari e l’ente costerà al Comune altri 6mila euro. L’ente dovrà restituire le somme entro i termini fissati dalla legge, ma avrà a disposizione, di nuovo, tre loculi ora “liberi” con cui “accontentare” le richieste inevase nel corso della prima assegnazione. Resta da mettere in cantiere la variante approvata in Soprintendenza per la realizzazione dei lavori. Un iter già finanziato e seguito in prima linea dall’assessore all’edilizia pubblica, Francesco Gargiulo, che attende la conclusione della procedura per vedere il cimitero San Michele dotarsi di nicchie ex novo. L’attesa, però, potrebbe continuare a spingere le persone, in tempo di crisi, a rescindere dal contratto stipulato e richiedere all’ente municipale la caparra consegnata nel momento della firma delle intese. (José Astarita – Metropolis) 

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