40 gradi nel deserto d’Algeria. Ecco da dove parte il flusso rovente che investe l’Italia

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    Tra le concause delle piogge alluvionali che hanno colpito Francia meridionale e Italia settentrionale, potrebbe esservi un eccesso di calore accumulato in Nord Africa durante l’ultima fase estiva. I flussi meridionali che transitano sul Mediterraneo e si umidificano entrando in collusione con le masse d’aria oceanica, pescano infatti l’aria calda dal deserto algerino e abbiamo in molte occasioni sottolineato le forti anomalie che hanno colpito questa zona dell’Africa, dove in alcune zone si è registrato il mese di settembre più caldo da quando si rilevano i dati. E il caldo sta continuando anche in questi giorni.

    Nell’entroterra algerino si sono nuovamente superati i 40°C lunedì 13 ottobre: Reggane 40,4°C, In Salah 40,1°C, Adrar 40,0°C. Notevoli anche i 39,8°C di Hassi-Messaoud e i 39,0°C di Ouargla. Alcune medie delle massime di ottobre, in °C: In Salah 34,1, Adrar 33,1, Hassi-Messaoud 29,7.

    Gran caldo anche in Tunisia, con Medenine 38,7°C, Kebili 38,6°C, Djerba 37,7°C, Gabes 37,1°C, Tozeur 37,0°C, Gafsa 35,6°C (medie delle massime di ottobre: Djerba e Gabes 26,0°C, Gafsa 25,7°C).

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