Napoli arrestato colonnello della Guardia di Finanza

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di Titti Beneduce e Enzo La Penna (ANSA) – Un orologio Rolex, viaggi a New York e a Parigi, tra business class e hotel di lusso. Così il colonnello della Guardia di Finanza Fabrizio Giaccone, ex comandante della Gdf a Fiumicino, sarebbe stato ricompensato da un imprenditore per ammorbidire gli accertamenti fiscali e non approfondire le indagini suggerite da un esposto anonimo sui rapporti tra lo stesso imprenditore e un altro ufficiale della Fiamme Gialle. Giaccone e Nazario Matachione, titolare di numerose farmacie a Torre Annunziata, città della provincia di Napoli dove l'ufficiale è stato comandante del Gruppo della Gdf, sono stati arrestati oggi dalla Finanza che ha eseguito ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano. Corruzione è il reato contestato nel provvedimento. Identica accusa viene mossa nei confronti del colonnello Fabio Massimo Mendella, già detenuto nell'ambito di un filone della stessa indagine riguardante accertamenti fiscali compiacenti che nel luglio scorso sfociò in una perquisizione presso la sede del comando generale a Roma. Mendella è anch'egli destinatario della nuova misura cautelare. Dalle carte dell'inchiesta emerge che pure l'ex comandante in seconda della Finanza, generale Vito Bardi, risulta indagato per rivelazione di segreto di ufficio. Il suo coinvolgimento si riferisce alle informazioni trapelate sul contenuto di un esposto anonimo inviato alla Finanza e relativo ai rapporti tra Matacchione e Mendella. Gli atti dell'inchiesta raccontano che da comandante della Guardia di Finanza di Fiumicino, il colonnello Giaccone, rimasto in stretti rapporti anche dopo il trasferimento da Torre Annunziata con Matachione, avrebbe fatto in modo che l'imprenditore farmaceutico si imbarcasse o rientrasse dal Brasile, dove aveva fatto massicci investimenti immobiliari, senza alcun controllo. Nell'ordinanza del gip Dario Gallo si evidenzia che la circostanza è stata rivelata dall'ex moglie di Matachione, nella cui abitazione sono stati trovati documenti riservati provenienti da uffici della Guardia di Finanza. Matachione si accingeva a comprare un altro immobile in Brasile dal valore di 530.000 euro e aveva già prenotato, per il 26 ottobre prossimo, un volo per Fortaleza: secondo il giudice, quindi, c'era un alto rischio di fuga. Secondo gli inquirenti, in cambio di accertamenti fiscali blandi, Giaccone avrebbe ricevuto da Matachione un orologio Rolex come ha riferito l'ex moglie dell'imprenditore: «Mio marito – afferma la donna – mi raccontò che, dopo la verifica compiacente effettuata da Giaccone, doveva fargli un regalo e gli comprò un Rolex. Questo modello di Rolex, sempre da quello che mi disse mio marito, non fu gradito, mentre fu richiesto espressamente dallo stesso Giaccone un modello diverso e in particolare un Rolex Daytona». Matachione – si evidenzia nel provvedimento del gip – non solo era a conoscenza di un esposto anonimo del 2009 sui rapporti tra lui e il colonnello Mendella, ma aveva ricevuto addirittura atti di indagine segreti compiuti dalle Fiamme gialle e trovati nel corso della perquisizione in casa dell'ex moglie, a Torre del Greco (Napoli). In un documento intitolato «appunto per il comandante» sono ricostruiti i rapporti tra Mendella e Giaccone, con riferimento anche al battesimo della figlia dell'ufficiale cui Giaccone e l'ex moglie avevano fatto da padrino e madrina. L'esposto anonimo, poi archiviato, accennava a rapporti illegali tra il colonnello e il farmacista, che gli avrebbe fatto ricchi regali in cambio di protezione; si faceva inoltre menzione dei cospicui investimenti fatti da Matachione, che in pochi anni ha aperto numerose farmacie in Campania e in Abruzzo, e alle coperture ricevute dall'ufficiale. Secondo l'ipotesi accusatoria, quando bisognò avviare delle indagini per verificare il contenuto dell'esposto, Mendella rassicurò Matachione presentandogli Giaccone, comandante del gruppo di Torre Annunziata, e assicurandogli che gli approfondimenti sarebbero stati fatti in maniera superficiale e per lui indolore. Racconta l'ex moglie dell'imprenditore farmaceutico: «Mio marito mi disse espressamente che Mendella gli aveva presentato Giaccone come suo amico e che gli aveva detto che tale verifica sarebbe stata 'una messa in scena' ovvero una verifica addomesticata».

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