Sant’Agnello ricorda i suoi caduti in guerra, Sebastiano Amura e Gennaro Gargiulo

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L’amministrazione comunale di Sant'Agnello onora la memoria di tre suoi cittadini caduti in guerra, facendo scolpire i loro nomi sul monumento in piazza Matteotti. Due di loro, fratelli, periti durante il secondo conflitto mondiale ed uno nel primo. Omaggio alla memoria di Sebastiano Amura, nato a Sant’Agnello il primo ottobre 1896, soldato del 2° reggimento fanteria, deceduto a Bologna il 10 gennaio 1918, i poveri resti sono tumulati nell’ossario della Grande Guerra nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna, Gennaro Gargiulo, nato a Sant’Agnello il 23 novembre 1913, effettivo nave veloce “Diana”, con il grado di 2° capo, disperso nell’affondamento di tale unità, avvenuto il 29 giugno 1942 a nord del golfo di Bomba (Khalij al Bumbah) Libia, Cirenaica, Mar Mediterraneo e Antonio Gargiulo, nato a Sant’Agnello il 15 dicembre 1915, effettivo al Comando Marina Massaua, deceduto il 7 marzo 1946, per malattia, in prigionia, ed ora inumato nel Sacrario Militare di Bombey “Sewree” (India). Promotore dell’iniziativa, verso il sindaco Pietro Sagristani e l’amministrazione cittadina, l’associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sezione Penisola Sorrentina, guidata dal cavaliere Michele Gargiulo, associazione incaricata dai familiari dei tre caduti, alla quale avevano portato a conoscenza del fatto che sul monumento mancano i nomi dei loro congiunti, non certo per volontà dei passati amministratori, ma per mancanza di notizie certe, poi ricercate e trovate, dopo pazienti indagini, propria dall’Associazione Combattenti e Reduci che, una volta acquisite, le ha portate al vaglio dell’amministrazione, la quale con sincero senso di riconoscenza verso concittadini sacrificatisi per la Patria, ha predisposto il tutto, dando incarico di incidere sul marmo del monumento i loro nomi; auspicando che, qualora dovessero giungere altre notizie simili, si provvederebbe subito a quanto di dovere come in questo caso.

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