DOPO UNA SETTIMANA DALLA GIORNATA NAZIONALE, PARLA LA PRESIDENTE DELL’ABIO PER RINGRAZIARE TUTTI I SOSTENITORI

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    “A distanza di una settimana dalla Giornata Nazionale ABIO, voglio ancora ringraziare i volontari di ABIO Castellammare di Stabia e tutte le persone che ci hanno sostenuto e che continuano a farlo”, dichiara Donatella Abate, Presidente ABIO Castellammare, con Marianna D’alessio, segretario, tracciando un bilancio dell’impegnativo appuntamento di fine settembre. “Un grazie particolare anche a Carlo Alfaro per l’impegno, al DANCE STUDIO di Raffaella Pandolfi e ai Barattoli Cosmici Rossella Castellano e Luigi Parlato che hanno offerto domenica 28 settembre al Teatro Sant’Antonino, presso la Cattedrale di Sorrento, uno spettacolo eccezionale, “É COSÌ CHE VA…affreschi dei nostri tempi in movimento di corpi e voci”, alla tipografia Web Sorrento, al service Starlight, a don Carmine Giudici con i ragazzi della Cattedrale, alla Libreria Tasso, al Liceo Scientifico di Scafati e al Comune di Castellammare che hanno ospitato i nostri stand con le pere, simbolo della giornata perAmore, perABIO”. Sabato 27 settembre, in 150 piazze italiane, 5.000 volontari ABIO hanno celebrato la decima edizione della Giornata Nazionale. Ogni anno, l’ultimo sabato di settembre, i volontari “invadono” le piazze coi loro gazebo per raccontare quello che fanno ogni giorno in oltre 200 reparti di Pediatria in tutta Italia. Per tutta la giornata, ai bambini sono dedicati palloncini, giochi, sorrisi: una vera e propria festa dedicata alla solidarietà e al volontariato. Per sostenere ABIO Castellammare, quest’anno, oltre alla vendita del classico cestino di pere il sabato e la domenica, l’Associazione ha promosso per la regia di Raffaella Pandolfi, con interpretazioni e testi teatrali di Rossella Castellano e Luigi Parlato, coreografie e laboratorio teatrale a cura del DANCE STUDIO di Raffaella Pandolfi, uno spettacolo divertente, ma di spessore, che vuole far riflettere sui tempi moderni: sulle assurdità che crea l’uomo, sulle cattive abitudini, sulle belle conquiste, sulle storie che non cambiano mai. Attraverso il riso, l’emozione e la fantasia, lo spettacolo veleggia leggiadro in un percorso di quadri viventi che, come un vernissage di arte moderna, mettono in risalto le sfumature e le ombreggiature delle forme della vita quotidiana. “Non abbiamo tanto bisogno dell’aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto”, ha concluso Carlo Alfaro a proposito della solidarietà, citando Epicuro. (Utente dal Web)

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