Sorrento. Giovani scienziate crescono nel nome di Vincenzo Ferraro: premiate due laureate

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Sorrento. Scienziati a raccolta per la quarta edizione del premio Vincenzo Ferraro, intitolato al fisico e matematico di origini santanellesi. Il riconoscimento sarà conferito domani alle 17 nella sala consiliare del Comune. A ricevere una borsa di studio saranno Flavia Pucci dell’università di Firenze e Ersilia Leonardis dell’università della Calabria, autrici rispettivamente della miglior tesi di laurea e di dottorato in magnetoidrodinamica. La premiazione chiuderà un convegno al quale prenderanno parte scienziati e operatori culturali. A tracciare il profilo umano di Ferraro saranno Lucio Esposito e lo storico Antonino Cuomo. Ad Antonio Russo, professore dell’istituto nautico «Nino Bixio», e al giornalista Antonino Siniscalchi il compito di descrivere la passione della penisola sorrentina per l’astronomia. A seguire, al tavolo dei relatori si alterneranno scienziati del calibro di Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, e Umberto Villante, fisico dell’università dell’Aquila. Sarà poi la volta di Ester Antonucci dell’Osservatorio astrofisico di Torino, Roberto Bruno dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario e Vincenzo Carbone dell’università della Calabria. Prevista la partecipazione anche del sindaco Giuseppe Cuomo, dell’assessore all’Istruzione Maria Teresa De Angelis e del letterato Gianni Terminiello. Un parterre d’eccezione, quindi, per ricordare il valore scientifico e culturale dell’opera di Vincenzo Ferraro. Nato a Londra da genitori originari di Sant’Agnello, è a lui che si devono la scoperta dalla guaina «Ferraro-Rosenmbluth» e l’elaborazione della teoria delle oscillazioni torsiali idromagnetiche, di quella della diffusione degli ioni nella ionosfera, di quella delle tempeste magnetiche e della legge dell’isorotazione. Oggi è l’associazione presieduta dalla nipote Maddalena a lavorare affinché questo patrimonio di conoscenze non vada perduto: «L’obiettivo della nostra associazione – spiega Maddalena Ferraro – non è solo rendere omaggio a un brillante uomo di scienza che col suo ingegno ha dato lustro alla penisola sorrentina, ma soprattutto diffondere gli studi di magnetoidrodinamica dei plasmi creando un centro di richiamo per i giovani laureati e per i ricercatori». (Il Mattino)

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