Champions League. Roma scatenata: pari a Manchester. Oggi si gioca Atletico Madrid-Juventus

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    Una Roma scatenata strappa il pari al Manchester City reagendo allo svantaggio subito su rigore dopo pochi minuti dall’inizio della partita. I giallorossi si battono alla pari imponendo per tutto il primo tempo il proprio gioco e dopo una traversa e varie occasioni è Totti, a 38 anni, a segnare il gol del pareggio. Finisce 1-1, un risultato prezioso. Una partita non facile per Garcia. Che si mette ancora peggio al primo vero affondo del Manchester City: al 3’ passaggio di Silva per Aguero, Maicon lo abbraccia un po’, abbastanza per l’arbitro Kuipers Björn per chiamare il rigore. Il Kun va dal dischetto e spiazza nettamente Skorupski, il portiere polacco che gioca al posto di De Sanctis infortunato. È l’inizio peggiore per la Roma. Che reagisce. Con il suo gioco sfavillante. Passano 3’ e proprio Maicon, servito da Totti, calcia sicuro ma la palla si stampa sulla traversa. Ma l’appuntamento con il gol è rimandato. Al 26’ è il capitano giallorosso, imbeccato da Nainggolan a trovarsi il pallone buono tra i piedi e non lo spreca: è pari. La Roma non demorde per tutto il primo tempo ma solo al 43’ Gervinho se ne scappa tirando forte e preciso ma il portiere Hart manda in calcio d'angolo. La ripresa è nel segno del Manchester City con la Roma che cerca più le ripartenze. La maggiore pressione dei padroni di casa che riescono a moltiplicare le azioni ma solo nel finale riescono a costruire un paio di clamorose occasioni. Per i giallorossi finisce con un punto d’oro. Oggi, intanto, c’è Atletico Madrid-Juventus. «È una finale»: sono d’accordo i due allenatori. Diego Simeone e Massimiliano Allegri hanno illimitata fiducia nei proprigiocatori: «Giocheremo per vincere – dice il tecnico bianconero – perché quest'atteggiamento è nel nostro Dna». I campioni di Spagna beffati in extremis dal Real nella finale di Champions contro i dominatori del campionato italiano che cercano di fare sentire la loro voce anche in Europa. E tra i “colochoneros” c'è Godin, il difensore uruguaiano che è stato l'ultimo a battere Buffon. Un gol storico, che ha sbattuto l'Italia fuori dal Mondiale. Una partita di grandissimo fascino, quindi. «Sarà una partita difficile e complicata – è l'analisi di Allegri – l'Atletico Madrid ha una forza mentale incredibile. È ricco di qualità ed allo stesso tempo esprime un grande furore agonistico». I colchoneros hanno eliminato il Milan, l'anno scorso in Champions, ma Allegri era stato esonerato due mesi prima dalla società rossonera: «La vita è strana – sorride il tecnico livornese – il sorteggio mi ha riproposto quella squadra che l'anno scorso non ero riuscito ad affrontare. Ma la situazione è completamente diversa: a marzo era un'eliminazione diretta, quest'anno siamo nella fase a gironi». E la Juve ha la possibilità di mandare in crisi i campioni di Spagna, già battuti alla prima giornata dall'Olimpiacos, ad Atene. La Juve ci arriva con la forza di una difesa finora imbattuta. «Meno male che si parla dell'ultimo gol subito e non dell'ultima parata – scherza Buffon – vuol dire che da quel giorno in Brasile ho fatto tante cose buone per farmi apprezzare». Il portiere bianconero si aspetta una serata di grande impegno. «L'Atletico oramai ha una caratura internazionale e sa abbinare i risultati alle grandi prestazioni. Il nostro obiettivo? Riprenderci quei quarti di finale da cui siamo usciti due anni fa, quando ci ha eliminato il Bayer che poi avrebbe vinto la Champions». Due dubbi di formazione per Allegri: Caceres, ormai ristabilito, al posto di Ogbonna, ballottaggio Llorente-Morata al fianco di Tevez. (Alessandro Ferri – Il Mattino)  

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