AGROPOLI,OGGI SONO 27 ANNI DALLA MORTE DI PADRE GIACOMO,MA L’ITER PER LA BEATIFICAZIONE E’ LENTO

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AGROPOLI. Incontro di fede e devozione ma anche con qualche protesta sabato sera nella Chiesa del Sacro Cuore nel nome e nel ricordo del francescano 49enne Padre Giacomo Selvi nel 27esimo anniversario della sua ascesa al Cielo. La mancata traslazione nella Chiesa ed un iter in chiaroscuro sulla sua beatificazione, potrebbero innescare risentimenti tra i fedeli che si annunciano numerosi. Veronese di Sant’Ambrogio Valpolicella ed appartenente alla famiglia francescana di Trento, era arrivato nel 1976 ad Agropoli dove morì all’alba del 27 settembre 1987 tra la disperazione generale proprio mentre si accingeva a raccogliere i primi frutti del suo fattivo apostolato. Forte l’impegno del “monacone”, come veniva affettuosamente chiamato per la sua enorme stazza fisica, nel rione San Marco San Felice dove, con il “contributo dei poveri e l’indifferenza dei ricchi”, aveva avviato la costruzione della Chiesa nella quale furono celebrati i suoi funerali. E qui si levò forte e solenne l’impegno di monsignor Giuseppe Casale, vescovo di Vallo della Lucania, per una rapida collocazione del corpo del frate in quella Chiesa che aveva fortemente voluto e realizzato. Non solo, il presule vallese s’impegnò ad avviare il processo per il nuovo Servo di Dio concluso poi dal successore, monsignor Giuseppe Rocco Favale che promulgò l’editto senza, pare, attivare la Conferenza Episcopale Campana. L’attuale vescovo, monsignor Ciro Miniero, ha dato nuovo impulso all’iter incontrando l’attuale postulatore, padre Riccardo Petroni, sollecitandolo a terminare i lavori avviati dai predecessori padri Ciro Quaranta, Tommaso Losenno e Paolo Lombardi. Folla delle grandi occasioni quindi, sabato, per un anniversario che si ripete ancora senza la traslazione del corpo e carenza di notizie sulla tanto attesa beatificazione dell’amato francescano. Un riferimento seppur irriverente all’ostacolato processo di santità di Padre Pio, sembra diffondersi tra i tanti fedeli che anelano, invece, prospettive, certezze e comodità di venerazione. Accenni e riferimenti polemici, dunque, che possono essere tacitati con l’assunzione di rinnovato impegno della Chiesa diocesana volto a realizzare il desiderio e l’ansia di portare padre Giacomo agli onori dell’altare.Pietro Comite

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