Vico Equense. Impiegati, operai, giardinieri cercansi con i buoni lavoro. Ultimi giorni per le richieste

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Vico Equense. Occasioni di lavoro per gli inoccupati. Chi non percepisce reddito potrà presentare domanda al Comune per ottenere un impiego temporaneo. L’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque, attraverso il meccanismo dei «buoni lavoro» offrirà occasioni d’impiego e d’integrazione di reddito a quei soggetti che non hanno un’occupazione e vivono in condizioni difficili. Ultimi giorni per presentare la richiesta. Potranno partecipare i cassintegrati e i lavoratori in mobilità, i disoccupati di lunga durata, gli anziani. Il valore del voucher sarà pari a 10 euro per ogni ora di lavoro e comprende la contribuzione della gestione separata Inps, quella in favore dell’Inail per l’assicurazione anti-infortunio e un compenso all’Inps per la gestione del servizio. Il guadagno netto del lavoratore sarà, pertanto, di 7,50 euro all’ora e non potrà superare la soglia di 5mila euro per anno solare, pari a 666 buoni lavoro. Verranno formulate delle graduatorie sulla base dei titoli presentati, della situazione Isee e della composizione del nucleo familiare. Il punteggio è in centesimi: verranno attribuiti 30 punti a chi ha un reddito che non supera i 5mila euro, 7 a chi percepisce più di 11mila euro, 15 ai nuclei familiari con più di 5 componenti, 3 a quelli con un solo componente. Tra le figure richieste, amministrativi con il compito di supporto agli uffici comunali, operai con eventuali incarichi di piccola manutenzione e in particolare muratori, falegnami, idraulici, elettricisti, meccanici, giardinieri, operatori ecologici, autisti e accompagnatori, addetti alla somministrazione di cibi-bevande e ai servizi di ristorazione nelle mense comunali. Una quota dei buoni lavoro verrà destinata a soggetti che si trovano in particolari condizioni di rischio. Per il personale amministrativo è necessario il diploma di scuola superiore, per quello operaio il titolo di studio di natura tecnico-professionale, oppure l’attestazione di qualifica professionale rilasciata dal collocamento o di maturata esperienza in una delle mansioni richieste. Per gli addetti alle mense, invece, l’attestato di operatore della ristorazione conseguito con corsi professionali autorizzati dalla Regione, o il diploma di addetto ai servizi di cucina acquisito presso una scuola alberghiera, o il titolo di studio della scuola dell’obbligo insieme al certificato sanitario per la somministrazione degli alimenti (Haccp). (Ilenia De Rosa – Il Mattino)

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