Ischia. Denunciati i gestori di un pub: sette ragazzini sorpresi con bevande proibite

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Ischia. L’allarme è scattato alcuni giorni fa, quando i carabinieri della compagnia di Ischia hanno soccorso per le strade del centro, tra corso Vittoria Colonna e via Roma, due minorenni stravolti dall’alcol: una ragazza di appena 14anni (barcollava nei pressi di Via Ferrante D’Avalos) e un ragazzo di due anni più grande, entrambi ischitani, vittime di un mix di bevande proibite dopo una serata con gli amici. Tutti e due erano sull’orlo del coma etilico, la conseguenza più grave dell’intossicazione acuta da sostanze alcoliche, che può avere effetti letali provocando arresto cardiaco o respiratorio. Da qui, e alla luce di altre segnalazioni arrivate dal 118, sono scattati i controlli dei carabinieri del Nucleo Operativo di Ischia, coordinati dal comandante Melissa Sipala. I militari hanno iniziato a passare in rassegna tutti i locali della zona per verificare la vendita di alcolici e superalcolici tra minori. In incognito, però. Perché la versione ufficiale dei gestori è sempre la stessa: se i minorenni bevono non è colpa dei baristi o di chi sta dietro al bancone, ma di maggiorenni complici che comprano le bevande e poi le passano ai più piccoli. I carabinieri hanno voluto vederci chiaro e in abiti civili sono entrati in pub e discoteche, confondendosi tra la folla (per l’operazione sono stati scelti i militari più giovani). Concentrandosi sui locali più frequentati dai ragazzini, i carabinieri hanno denunciato i titolari di un pub dove venivano somministrati superalcolici a sette minorenni, tra cui una ragazzina di 14 anni. Per quest’ultima circostanza è scattata la denuncia penale e non solo la sanzione amministrativa. Il problema esiste, insomma, anche se ne è stata messa a fuoco solo una piccola parte. «Sono gli stessi giovani ad ammettere che nei bar hanno modo di comprare alcolici, ce l’hanno confidato a più riprese durante le conferenze che organizziamo nelle scuole superiori», ha dichiarato il comandante dei carabinieri di Ischia, Melissa Sipala. E ha ammesso che la recente operazione ha smascherato solo una parte del fenomeno: «Alcuni giovani comprano alcolici non solo nei locali, ma anche nei supermercati. Lì fanno la “spesa” e poi si ubriacano in spiaggia. Faremo controlli anche in questo senso». Controlli che per adesso si stanno concentrando sul corso principale del Comune d’Ischia, che d’estate – sul rettilineo corso Vittoria Colonna, via Roma e via Iasolino – si trasforma di notte in un piccolo Bronx, tra schiamazzi, cori da stadio e atti vandalici. Ma lo sguardo delle forze dell’ordine potrebbe spostarsi a breve anche su altri centri nevralgici della movida dell’isola verde, anche alla luce di numerose segnalazioni del 118, che nell’ultimo mese – tra ragazzi ai limiti del coma etilico e incidenti stradali – hanno riscontrato un fenomeno in netta espansione, che colpisce giovani, turisti e ischitani. Giovani che poi possono diventare pericolosi per strada, e non è un caso che i controlli di carabinieri e polizia si sono fatti serrati anche in questo senso, alla luce dei numerosi motorini sequestrati negli ultimi mesi dopo controlli tramite alcoltest (l’ultimo caso risale alla settimana scorsa, con un giovane centauro protagonista di un frontale e risultato poi ubriaco). Le forze dell’ordine fanno quadrato: nella stessa operazione che ha portato alla denuncia dei titolari del pub, i carabinieri hanno scovato due giovani che fumavano uno spinello all’interno di una discoteca. In più nella notte di domenica i militari in collaborazione con gli uomini della polizia del vicequestore Stefania Grasso hanno sedato una rissa che ha coinvolto in un locale della Riva Destra una decina di giovani di Procida e Ischia, nemici giurati e protagonisti da anni di episodi di questo tipo. (Cristian Messina – Il Mattino)

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