Spada, un altro bronzo dalle donne. Otto medaglie complessive per la nazionale italiana, al primo posto nella classifica
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Otto medaglie complessive per la spedizione italiana ai mondiali di scherma e tre arrivano dalla spada. L’oro di Rossella Fiamingo, il bronzo di Enrico Garozzo e, ieri, il terzo posto della squadra femminile che ha battuto 45-37 l'Ungheria con la formazione azzurra composta dalla fresca iridata, dalla campionessa europea Bianca Del Carretto, da Mara Navarria e da Francesca Quondamcarlo. Sesto posto per la squadra maschile. L’Italia non vinceva una medaglia sia nella spada femminile che in quella maschile dall'edizione 1989 a Denver quando Annalisa Coltorti, oggi preparatrice atletica del fioretto azzurro, vinse il bronzo e Sandro Cuomo, attuale commissario tecnico della Nazionale di spada, conquistò l'argento individuale. E c’è tanto Cuomo nelle vittorie odierne. Tante critiche ricevute ma il lavoro paga e il ct napoletano si è preso la sua rivincita su Facebook. «Dopo tanto lavoro si comincia a raccogliere qualcosa – scrive – e se è vero che il lavoro paga, penso che ci abbia pagato anche per tutte le occasioni perse o sprecate per un soffio negli ultimi anni, dove già eravamo all'altezza, ma qualcosa girava sempre storto. Troppa gente intorno a remare contro, cercando di convincere tutti che le cose non andavano bene e non sarebbero mai andate bene, finché ci fossi stato io. Anni di tensioni e di veleni strumentali, quasi sperando che i risultati non arrivassero, fino a quando gli elementi di disturbo sono stati individuati e allontanati. Da quel momento la musica è cambiata, l'ambiente è positivo ed i risultati arrivano, sarà un caso?». L’amarezza e la gioia. «Tre medaglie agli europei e tre medaglie al mondiale… credo di non aver mai assistito ad un simile bottino nella stessa stagione: un record». Questo è stato possibile innanzitutto grazie ai ragazzi. E poi il gruppo di lavoro: Dario Chiadò, Enrico di Ciolo, Roberto Cirillo, Mario Renzulli, Daniele Pantoni, Paolo Zanobini, Oleg Pouzanov,Gianni Sperlinga. «Non posso dimenticare Edoardo Kirschner, il nostro preparatore fisico, e Carmine Carpenito, che ci ha assistito in real time da Napoli con la match analisi sui nostri avversari, senza dormire la notte». «L'Italia di spada c'è…». (Il Mattino)