Anche in penisola sorrentina per frutta e verdura vietata l’esposizione esterna.

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di Salvatore Caccaviello

Lo decide una sentenza della Corte suprema di Cassazione. I negozi di ortofrutta non possono più esporre all'esterno del proprio esercizio commerciale i prodotti destinati alla vendita. Si attendono provvedimenti in tal senso dalle autorità preposte.

Sorrento – Per un giornale  che racconta la quotidianità del territorio talvolta diventa difficile seguire le tante problematiche segnalate dalla cittadinanza. Sebbene Positanonews sia ormai diventato un punto di riferimento per una moltitudine sempre più crescente di cittadini. Tematiche consistenti, relative allo svolgersi della vita lungo il territorio, trovano una vetrina in cui immediatamente hanno la possibilità di essere messe in evidenza. Dalla quale anche coloro che sono chiamati a vigilare ed assicurare il rispetto delle norme talvolta sono sollecitati ad intervenire. Con il risultato che spesso tali problematiche hanno una solerte soluzione. Sebbene tale anomala situazione ci gratifica spronandoci a dare sempre il massimo, talvolta diventa difficile seguire le tante vicende segnalateci e pertanto ci scusiamo se su talune di esse arriviamo con ritardo. Sia comunque ben chiaro che la nostra opera si limita soltanto ad evidenziare talune situazioni senza assolutamente sostituirci alle Autorità. Tuttavia, sebbene diventi sempre più complicato gestire la sicurezza lungo un territorio che si rileva sempre più complicato, ci piacerebbe pensare di vivere in una realtà in cui almeno le regole e le norme più elementari, relative alla salute dei cittadini, siano rispettate. A tale proposito, proprio in conseguenza di numerose segnalazioni giunte presso la redazione, molti cittadini trovano alquanto anomalo e probabilmente fuorilegge che parecchi commercianti di generi alimentari, nello specifico di frutta e verdura, espongano i prodotti ortofrutticoli all’esterno dei propri negozi. Tale fenomeno è rilevabile soprattutto lungo le strade principali del nostro territorio quotidianamente affollate di automezzi, i quali la fanno da padrone scaricando una notevole quantità di ossido di carbonio che oltre ad entrare nei nostri polmoni inevitabilmente in quantità sostanziosa ed in modo costante si depone su tali prodotti esposti che successivamente finiranno sulle tavole dei cittadini. Facilmente si può constatare, percorrendo le strade della penisola da Meta a Sorrento, sia lungo il Corso Italia che lungo le strade interne, che molti negozi di alimentari espongono frutta e prodotti ortofrutticoli, depositati in cassette posti all’esterno dei propri esercizi. In particolar modo tale situazione è stata rilevata da molti cittadini di Sant’Agnello che avrebbero fatto presente tale situazione senza ottenere alcun risultato. Sebbene tale metodo di vendita si perde nella notte dei tempi, molti cittadini che hanno rilevato tale pericolosa situazione chiedono che i nostri amministratori varino determinate ordinanze che vietino tale metodo di esposizione. Purtroppo sempre più spesso il cittadino che  fa rilevare tali situazioni alle Autorità preposte a tali controlli, talvolta è invitato ad esporsi personalmente tramite denuncia. Probabilmente sia ai cittadini ed in particolar modo ai commercianti non è ancora noto che di recente la Corte di Cassazione si è espressa in tal senso. Infatti la Terza Sezione Penale ha convalidato la pena pecuniaria prevista dalla Legge 283 del 1962 nei confronti di un commerciante campano colpevole,  econdo il Tribunale di Nola, di avere tenuto per la vendita, sul marciapiede antistante il negozio, alcune cassette di verdura.
“La natura di reato di danno – sottolineano i supremi giudici – non richiede la produzione di un danno alla salute poiché l’interesse protetto dalla norma è quello del rispetto del cosiddetto ordine alimentare, volto ad assicurare al consumatore che la sostanza alimentare giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte per la sua natura“. Pertanto frutta e verdura non si possono esporre all’esterno. Per tali violazioni la Cassazione ha annunciato multe ai commercianti che non si attengono alla disposizione dettata dalla sentenza. Ora sarebbe opportuno che, sia gli amministratori che le Autorità di controllo lungo il territorio sorrentino, si adoperassero in modo concreto affinché la norma scaturita da tale sentenza sia applicata ai commercianti fuorilegge. Oltre alla salute si preserverebbe una volta tanto la fiducia, ormai quasi perduta, in coloro che sono chiamati ad operare affinché le norme siano rispettate. Ribaltando l’opinione ormai diffusa che sia in tal caso, sia in numerose altre vicende, ove la Legge sembrerebbe completamente ignorata anche dai controllori. 26 giugno 2014 –  salvatorecaccaviello positanonews.

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