Ravello Festival fuori dalla porta i giornali locali. Con i soldi pubblici si può cacciare la stampa?

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Ravello Festival fuori dalla porta i giornali locali . Positanonews, e non solo, giornale della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, non ha ricevuto l'invito per partecipare al Ravello Festival organizzato dalla Fondazione Ravello presieduta dall'ex Ministro Renato Brunetta, segretario Secondo Amalfitano, direttore Artistico Stefano Valanzuolo. Quali i criteri per non invitare la stampa locale se per questo evento sono stati spesi fior fior di quattrini della Regione Campania, dello Stato e dell'Europa? Intanto Positanonews è sempre stata invitata a questo evento e quindi le è stato riconosciuto un ruolo. Siamo fra i primi dieci giornali locali online del Sud Italia dell'ANSO, Associazione Nazionale Stampa Online. Abbiamo l'unico mensile cartaceo locale che si vende in edicola e quant'altro. Con noi anche Il Vescovado di Emiliano Amato. Insomma tutte le testate della Costa d' Amalfi che fanno giornalismo sul posto non sono ben accette. E sicuramente sono le uniche che possono andare nel dettaglio sull'organizzazione, sui difetti, ma anche sui pregi. Evidenziati più volte con video, foto e resoconti.  L'Auditorium Oscar Niemeyer è ancora lì senza una gestione certa, la comunicazione del Festival ha dei problemi se prima l'inaugurazione la decantavano già da prima , con foto del palco, che ora stranamente non ci sono state, il palco non era ancora pronto o era la comunicazione a non essere pronta?   La nostra colpa è quella di fare giornalismo e di dire le cose, nel male, ma anche nel bene. A quanto pare questo da fastidio l'informazione deve essere unilaterale, fatta solo con i comunicati stampa. Ma con i soldi pubblici si può cacciare la stampa? Si perchè non invitarla, visti i precedenti avuti con Positanonews, significa solo essere cacciati. E perchè lo si fa? Che si ha da nascondere? 

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