Riflessioni sull’Europa di Pierfranco Bruni. foto

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    Nota di Maurizio Vitiello – Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo la riflessione su “L'Italia è Europa se riesce ad essere Mediterraneo tra il diritto alla cittadinanza e la Ragione alla politica dell'appartenenza.” di Pierfranco Bruni, Presidente Nazionale del Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi" e Responsabile del Progetto “Minoranze Linguistiche ed Etnie” del MiBACT – Direzione Generale per i Beni Librari, le Biblioteche e il Diritto d’Autore.  

     

     

    L'Italia è Europa se riesce ad essere Mediterraneo tra il diritto alla cittadinanza e la Ragione alla politica dell'appartenenza.
    di Pierfranco Bruni

    Perché non si pone un problema e non si avvia una discussione sia in termini etici che geografici sul rapporto tra gli Stati di Europa e il Mediterraneo come centro di una vasta area sia geopolitica (che ha un interesse metaforico e culturalmente metafisico) sia geo antropologica che riguarda, in modo particolare, la visione di una cittadinanza in un concetto di Ragione della politica dell'essere cittadino?
    Credo che ci siano due pilastri fondamentali dai quali non si può prescindere se si vuole dare un senso ad una Europa come civiltà della cittadinanza  in un incontro, oltre la prassi dei mercati e delle finanze, con i Mediterranei. Quello giuridico, ovvero tutto ciò che riguarda il diritto sostanziale ad essere cittadinanza. Quello filosofico che tocca i processi di uno spazio etico e formalmente"idealistico".
    L'Italia costituisce geograficamente il "transito" tra gli Stati europei e gli Stati della realtà balcanica-mediterranea. A dire il vero ancora persiste ontologicamente una strategia europea occidentale che si articola nelle griglie di un Oriente che non ha ancora consumato il rapporto con Paesi come la Russia e vive stretta nel filo sottile di un mondo musulmano – turco e una strategia con il Mediterraneo e con l'Africa del Nord che ha una valenza pienamente aggressiva.
    Si pensi al rapporto che l'Europa intrattiene con Paesi come la Turchia da una parte e la Libia dall'altra. In questo contesto l'Italia potrebbe e dovrebbe rappresentare una vera e consistente cerniera politica e non lasciare decisioni pesanti e in parte politicamente labili nelle compromissione a Nazioni come la Germania e la Francia.
    L'Italia non è soltanto Europa. È soprattutto Mediterraneo e specularmente dovrebbe rappresentare quello Stato che è, perché lo è realmente e storicamente, Porta tra l'Occidente e l'Oriente, ma c'è da dire che è la Nazione che "riversa" la cultura, il modello etnoantropologico, la tradizione mediterranea, nell'Europa centrale e settentrionale.
    Senza la cerniera Italia, si pensi alle questioni etniche, l'Europa e il Mediterraneo sarebbero due "continenti" completamente distanziati culturalmente e geograficamente. Insomma l'Italia deve impossessarsi dell'umanesimo della sua storia e fare in modo che tale visione filosofica sia il vero processo per una cittadinanza dei popoli nella civiltà dei confronti tra Occidente ed Oriente.
    Si è Europa in quanto si è Mediterraneo. Questo deve essere, per l'Italia, il vero pensiero politico tra la filosofia alla cittadinanza e la Ragione della storia nel diritto ad essere civiltà e popoli.

     

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