Napoli. Portico 340. Incontro sul tema “Benessere e Crisi”, con Antonio Sposito. foto

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    Incontro sul tema:  “Benessere e Crisi”

    Maurizio Vitiello intervista Antonio Sposito; intervento di Carlo Albano; contributi di Pino Cotarelli, Franco Lista e Carlo Spina.

     

    Mercoledì 12 marzo 2014,  alle ore 17.30, al Caffè-Letterario “Portico 340” (in via dei Tribunali, 340 – 80138 Napoli; portico340@libero.it – http://www.portico340 – tel.+39 081 012 7030) incontro sul tema “Benessere e Crisi”, moderato  da Maurizio Vitiello, critico d’arte, sociologo e docente della “Fondazione Humaniter” di Napoli, con intervento di Carlo Albano, docente di Economia Politica all’Università Federico II di Napoli; contributi di Pino Cotarelli, critico teatrale e articolista; Carlo Spina, avvocato ed ecologista; Franco Lista, intellettuale, architetto e artista.

    Ingresso libero.

    Nell’occasione, in particolare, si presenterà il saggio di Antonio Sposito, La 'Divina Tragedia'. La crisi economica mondiale e la società che è sparita, in "Benessere e felicità: uscire dalla crisi globale" (a cura di Caterina Arcidiacono), Diogene Edizioni, Pomigliano d'Arco (Na), 2013.

     

    Antonio Sposito è sociologo; dottore magistrale in comunicazione pubblica, sociale e politica; docente di scienze sociali,umane e relazionali presso Università, enti pubblici e privati; counselor socio terapeuta; socio analista; Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania.

     

    Scheda sul libro:  

    Quale via per uscire dalla crisi globale? Come costruire felicità e benessere sociale? Sono questi gli interrogativi che hanno animato il Laboratorio Federiciano della felicità, team di ricerca interdisciplinare e trasversale della Università Federico II composto da studenti, giovani ricercatori e professori. In esso l’etica della cura e dei legami, la difesa e il rispetto dell’ambiente e la necessità di regole per lo sviluppo transazionale danno corpo e attualità all’economia civile di Genovesi.

    Un file rouge che unisce l’economia, la psicologia, la filosofia e le scienze del diritto nel no all’imperialismo dell’homo oeconomicus, no alle discriminazioni e alla loro legittimazione, no alla assolutizzazione del mercato e del denaro, no alla dittatura del Pil.

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