La Penisola crolla a Massa Lubrense bisogna rivedere progetto di Marina della Lobra

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Bisogna evitare che la vicenda Marina della Lobra assuma connotati politici o di conflitti di interessi fra privati con accuse vicendevoli fra entrambi i fronti, pro e contro. Il crollo di Capo di Sorrento e non solo hanno messo in evidenza la fragilità del territorio della Penisola Sorrentina . Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall’Autorità di Bacino del Fiume Sarno contro il Comune di Massalubrense e il Tar della Campania, rendendo nulla l’approvazione del progetto definitivo per la ristrutturazione dell’area portuale di Marina della Lobra e del litorale della Chiaia, ma solo momentaneamente in quanto si dovrà rifare la conferenza dei servizi, come ci ha detto anche il sindaco Leone Gargiulo dopo che in anteprima fra le testate giornalistiche  Positanonews  ha dato la notizia del ricorso accolto.

Da parte dell'amministrazione si dice che l'autorità di bacino era stata invitata più volte e non si era presentata, ma alla fine il parere seppure in modo poco ortodosso l'autorità di Bacino lo aveva dato e il Consiglio di Stato, anche se con una procedura abbastanza inconsueta, il relatore è stato direttamente il presidente, e aprendo molte porte al Comune , ritenendo il progetto dei parcheggi conforme al Put mentre in altri casi il Consiglio di Stato si era espresso contro a proposito dei progetti. Ma cosa è successo? Il Comune aveva approvato il progetto nonostante l’Autorità, con un fax inviato in occasione della conferenza dei servizi, avesse espresso il proprio diniego con la motivazione che “rilevanti porzioni dell’intervento ricadevano in zone classificate a pericolosità molto elevata dal vigente piano stralcio per l’assetto idrogeologico”.

La posizione dell’Autorità era stata ignorata dal Comune in quanto la stessa non aveva partecipato alla conferenza, e successivamente dallo stesso Tar Campania, che aveva condiviso l’orientamento della locale amministrazione. 

Il Consiglio di Stato, appellato dall’Autorità, ha invece sancito in via definitiva che non è necessaria la presenza fisica dell’Autorità ai lavori della conferenza, e che quest’ultima deve tener conto del parere obbligatorio in qualsiasi forma espresso.

“Siamo di fronte ad una sentenza importante – sottolinea il segretario generale dell’Autorità di Bacino Pasquale Marrazzo – frutto di una decisione del nostro Comitato Tecnico, che stabilisce un principio generale al quale tutti dovranno attenersi anche in futuro. Dispiace che si sia dovuto ricorrere a vie giudiziarie su questioni di natura tecnica, legate all’assetto idrogeologico del territorio.”

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