Approvata alla Camera la prima legge in Italia sui reati ambientali.

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    di Salvatore Caccaviello

    La nuova legge prevede un pacchetto di norme  tra i quali reati che dovrebbe scoraggiare l’inquinamento ambientale  come avvenuto nella terra dei fuochi ma anche per  quei reati che sempre più spesso si verificano lungo il territorio della penisola sorrentina.


    Approvata alla Camera la proposta di legge che introduce nel Codice Penale nuove fattispecie di reati ambientali. Il testo, approvato con 386 sì, 4 no e 45 astenuti, passa al Senato. Tutti i gruppi hanno votato a favore, tranne Lega e Fi che si sono astenuti. La legge a firma di Salvatore Micillo portavoce alla Camera del M5S.  Grazie all’impegno di questo giovane parlamentare proveniente da quella terra famosa per essere, la terra dei fuochi . Tristemente famosa per i disastri ambientali, per gli sversamenti tossici raccontati dal pentito Carmine Schiavone che il MoVimento 5 Stelle ha contribuito a portare alla luce. Dopo oltre vent’anni di battaglie da parte degli ambientalisti,finalmente anche il nostro Paese ha finalmente possiede una legge contro i reati ambientali. Il testo rappresenta un riordino complessivo ed organico della materia e delle sanzioni, predisposte secondo un sistema proporzionale e congruo, Questo testo è il frutto del concorso di tutte le parti politiche ed è stato approvato con una maggioranza più ampia di quella che sostiene il governo."  ha dichiarato il neo Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, fino a pochi giorni fa all'Ambiente. Un pacchetto di norme che prevede anche aggravanti per mafia e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizione. Ecco, in sintesi, le principali novità che interessano anche un territorio come quello della penisola sorrentina. – Nuovi reati. Quattro i delitti introdotti nel codice penale. Disastro ambientale: punisce con il carcere da 5 a 15 anni chi altera gravemente o irreversibilmente l'ecosistema o compromette la pubblica incolumità. Inquinamento ambientale: prevede la reclusione da 2 a 6 anni (e la multa da 10mila e 100mila euro) per chi deteriora in modo rilevante la biodiversità (anche agraria) o l'ecosistema o lo stato del suolo, delle acque o dell'aria. Se non vi è dolo ma colpa, le pene sono diminuite da un terzo alla metà. Scattano invece aumenti di pene per i due delitti se commessi in aree vincolate o a danno di specie protette. Traffico e abbandono di materiale di alta radioattività: colpisce con la pena del carcere da 2 a 6 anni (e multa da 10mila a 50mila euro) chi commercia e trasporta materiale radioattivo o chi se ne disfa abusivamente. Impedimento del controllo: chi nega o ostacola l'accesso o intralcia i controlli ambientali rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni. –   27 febbraio 2014 –  salvatorecaccaviello positanonews.

    fonte ansa

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