Un disco per diffondere la muscioterapia nelle carceri

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    Da un intento benefico e dalla passione per la musica americana degli anni ’30 e ’40 è nato An American Tribute, primo lavoro discografico del crooner Sergio Carlino e del pianista Fabrizio Soprano, accompagnati da Domenico Santaniello (bass) e Claudio Borrelli (drums).  Il ricavato delle vendite è destinato alla Fondazione Carpe Diem per opere di solidarietà da realizzare nelle carceri campane: dal ripristino e la manutenzione delle aree di ricreazione dei detenuti, all’organizzazione di concerti, con l’obiettivo di contribuire a rinsaldare il senso di appartenenza al mondo sociale, anche attraverso la musicoterapia. Il disco racchiude 11 brani belli e rari che piacciono agli appassionati e non solo, e un inedito composto da Soprano dal titolo Lulluby for you, che ben si amalgama alle riletture di classici come The lady is a tramp. Il disco si apre con I fall in love too eaisily, I only have eyes for you, Time after time, per proseguire con Nancy, The shadow of your smile, You, my love e arrivare ad All the way e Where is the one. La tracklist comprende anche I’ll be seeing you e You go to my head. Un tuffo nelle atmosfere di una New York in bianco e nero, attraverso pezzi che possiedono una forza e una qualità irripetibili. Un tributo ben preciso agli interpreti che hanno reso quelle melodie ancora più straordinarie come Dean Martin, Tony Bennet, Ella Fitzegerald, Bing Crosby e primo fra tutti Frank Sinatra, vero ispiratore del disco. Sergio Carlino crooner napoletano, diffonde da anni questo tipo di sound, portando in giro la tradizione della musica USA suonata durante il periodo tra le due guerre. Pur seguendo la scia dei grandi Frank Sinatra e Dean Martin, ha uno stile assolutamente personale e ben definito, ispirato anche ai crooners italiani come Roberto Murolo e Fausto Cigliano. L’incontro con Fabrizio Soprano pianista di fama internazionale diplomato al Conservatorio di S. Cecilia e cresciuto artisticamente nella grande mela, illumina la sua strada, e insieme creano a colpi di swing An American Tribute Volume I. Il risultato è un disco ricco di brani di grande suggestione, dagli ambienti rarefatti, intimi e confidenziali, come è nella migliore tradizione dei crooners.

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