Mauritania/ Al Qaeda rivendica il rapimento degli italiani

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    Lunedí 28.12.2009 12:22
    italianirapiti

    Al Qaeda ha rivendicato il rapimento dei due italiani, sequestrati il 18 dicembre in Mauritania, e in un messaggio audio l’ha definito “una risposta ai crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e in Iraq”. Lo ha reso noto il sito dell’emittente araba al-Arabiya che ha pubblicato anche una foto dei due ostaggi.

    Sergio Cicala e la moglie originaria del Burkina Faso, Philomen Kaboure, con le mani e il volto oscurati sono mostrati seduti a terra in una zona desertica; alle loro spalle si vedono cinque miliziani con il volto coperto e armati di kalashnikov. Al Arabiya ha anche mostrato la foto del passaporto di Cicala. Nell’immagine si vede il documento aperto alla pagina con i dati e la foto tessera del cittadino italiano, che appare piu’ giovane e senza barba. Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e’ “verosimile” che i due italiani siano effettivamente nelle mani di un gruppo affiliato ad Al Qaeda.

    Stiamo verificando” uno scenario che appare “verosimile“, ha dichiarato il titolare della Farnesina al Tg1, e stiamo verificando “anzitutto l’attendibilita’” della rivendicazione di al Qaeda. Frattini ha ricordato che tre cooperanti spagnoli rapiti a fine novembre sono “presumibilmente” nelle mani dello stesso gruppo o di un gruppo collegato e ha ribadito “la linea del riserbo assoluto al fine di tutelare l’incolumita’ degli ostaggi”.

    “La linea rigorosa del riserbo e del silenzio stampa ha sempre pagato”, ha insistito il ministro degli Esteri, il quale ha assicurato che “tutti i nostri apparati di sicurezza sono in movimento” per arrivare alla liberazione dei due italiani in stretto raccordo con le autorita’ locali.

    Al Qaeda ha rivendicato il rapimento dei due italiani, sequestrati il 18 dicembre in Mauritania, e in un messaggio audio l’ha definito “una risposta ai crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e in Iraq”. Lo ha reso noto il sito dell’emittente araba al-Arabiya che ha pubblicato anche una foto dei due ostaggi.

    Sergio Cicala e la moglie originaria del Burkina Faso, Philomen Kaboure, con le mani e il volto oscurati sono mostrati seduti a terra in una zona desertica; alle loro spalle si vedono cinque miliziani con il volto coperto e armati di kalashnikov. Al Arabiya ha anche mostrato la foto del passaporto di Cicala. Nell’immagine si vede il documento aperto alla pagina con i dati e la foto tessera del cittadino italiano, che appare piu’ giovane e senza barba. Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e’ “verosimile” che i due italiani siano effettivamente nelle mani di un gruppo affiliato ad Al Qaeda.

    Stiamo verificando” uno scenario che appare “verosimile“, ha dichiarato il titolare della Farnesina al Tg1, e stiamo verificando “anzitutto l’attendibilita’” della rivendicazione di al Qaeda. Frattini ha ricordato che tre cooperanti spagnoli rapiti a fine novembre sono “presumibilmente” nelle mani dello stesso gruppo o di un gruppo collegato e ha ribadito “la linea del riserbo assoluto al fine di tutelare l’incolumita’ degli ostaggi”.

    “La linea rigorosa del riserbo e del silenzio stampa ha sempre pagato”, ha insistito il ministro degli Esteri, il quale ha assicurato che “tutti i nostri apparati di sicurezza sono in movimento” per arrivare alla liberazione dei due italiani in stretto raccordo con le autorita’ locali.

    tratto da aafaritaliani.it          inserito da michele de lucia

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