Illuminazione pubblica e risparmio energetico

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    Proposta dell’Italia Dei Valori: sostituire la normale illuminazione pubblica stradale e non solo con quella basata su led ad alta potenza.

    Nell’ambito di una politica di risparmio energetico, volta a contenere gli sprechi ed eliminare dal mercato i prodotti ad eccessivo consumo, sostituendoli con altri più efficienti, l’illuminazione pubblica e non solo, rappresenta un settore di primaria importanza.

    I vantaggi sono molti: i consumi di energia vengono notevolmente ridotti, viene pressochè eliminato l’inquinamento luminoso, l’impatto ambientale è quasi nullo data la durata del ciclo di vita di questa tecnologia.

    L’illuminazione a led, per definizione é ritenuta la più economica in termini energetici e duratura rispetto a tutti gli altri mezzi di illuminazione standard (incandescenza, neon o altri gas e vapori di metalli).

    In Italia i consumi dell’illuminazione pubblica rappresentano l’1,9% dei consumi elettrici del nostro paese (5.917 milioni di kWh consumati nel 2004, erano 5.790,8 nel 2003) e contribuisce complessivamente alla nostra bolletta energetica per una quantità pari a 12,6 milioni di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) pari a circa 4,26 milioni tonnellate di Co2 emesse nell’atmosfera, corrispondenti a ca. il 3% delle emissioni che il nostro paese deve abbattere per raggiungere gli obiettivi minimi fissati dal protocollo per il 2012, anno in cui entreranno in vigore le sanzioni (Fonte: Legambiente – Ricerca Facciamo Piena Luce).

    Uno sguardo al mercato mostra come oggi i diodi a emissione luminosa (LED) sono disponibili per una moltitudine di impieghi. A confronto di altre sorgenti luminose, sono molto piccoli, sono caratterizzati da una lunga durata di vita, ed hanno rispetto alle fonti di illuminazione tradizionale un cosmumo pari a circa il 30-35%. Ci si deve pertanto aspettare che nei prossimi anni i LED si imporranno in diversi settori, a dispetto di altri sistemi di illuminazione. Già oggi esistono i primi impianti di illuminazione stradale a LED oltre ad impianti semaforici che utilizzano la stessa tecnologia.  Gli esempi di comuni in cui è stata attuata la riconversione dei vecchi sistemi di illuminazione pubblica stradale non mancano, e da nord a sud, le comunità che hanno fatto ricorso ai LED per risparmiare sul bilancio della spesa energetica comunale sono ormai innumerevoli.

    Uno dei più importanti esempi è il comune di Bologna che dopo i primi insuccessi invece di mollare si impegnò ancora di più, e adesso ha il 70% dei semafori a led in piena efficienza portando il capoluogo emiliano ad essere il primo grande comune italiano ad avere adottato questa tecnologia.

    Un altro esempio  è quello  del comune di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, dove per la prima volta in Europa, l’illuminazione è stata affidata ad avanzatissimi impianti a tecnologia a LED ad alta potenza, ottenendo risparmi energetici prossimi al 50%, nonché una drastica riduzione dell’inquinamento luminoso 

    E’ della provincia di Salerno il comune forse piu’ all’ avanguardia in fatto di illuminazione. Torraca, 1400 abitanti, a pochi chilometri da Sapri, e’ uno dei pochi comune al mondo, secondo l’amministrazione, ad utilizzare la tecnologia a led per il sistema di pubblica illuminazione. Con illuminazione pubblica interamente a LED che ha portato ad un risparmio in bolletta del 60% (Novembre 2006 per 25 giorni consumo di 11148 Kilowatt ora contro Novembre 2007 per 30 giorni consumo di 5753  kilowatt ora).

    Secondo Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, visti così tanti virtuosi esempi non può che sperare di vedere le strade del comune di Lecce illuminate sempre di più, in modo sostenibile, sicuro e che permetta anche un risparmio notevole energetico a parita’ di illuminazione, dal 50 all’ 80%..

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