I Giovani a Ravello

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Ravello costiera amalfitana Negli ultimi giorni ho avuto diverse occasioni di riflessione – nonostante gli impegni quotidiani – sulla realtà con cui ogni giovane che vive a Ravello, ma forse non solo, deve confrontarsi. Evito di visitare i blog soprattutto dalla scorsa estate quando con molta amarezza ho percepito un clima di odio e di veleno soprattutto tra i ragazzi per l’appunto. Ma a volte non resisto alla curiosità di visitare queste “pagine di diario” come si potrebbe definirle. E rimango sempre sconcertata, non delusa perchè sono fin troppo realista. In un piccolo centro l’invidia e la gelosia serpeggiano e si concentrano in una comunità in cui ogni ogni comportamento viene scrutato, quasi fossimo spiati dal Big Brother come nel romanzo di George Orwell “1984”. Ma ciò che mi rattrista maggiormente è constatare che non si perde occasione di aggredirsi tra coetanei, che comunque vivono le stesse problematiche ed ansie, perdendo così un’occasione di confronto di idee che dovrebbe ispirare la nascita di un blog. Spesso a ragion veduta si sottolinea la scarsa solidarietà tra donne ma constato che esiste anche scarsa “collaborazione” e galanteria tra persone di sesso opposto. Quasi come se si volessero scaricare le proprie frustazioni sul prossimo. L’anonimato diventa un’arma di facile uso nei blog, lo ribadisco. Rivela la vigliaccheria di coloro che ne fanno uso e la bassezza dell’attacco. Un blog di Ravello ha dovuto addirittura eliminare la possibilità per i visitatori di scrivere commenti, non a caso. Un altro invece di satira politica ha dovuto “chiudere i battenti”. Con questo clima non mi sorprende la decisione dei giovani che decidono di lasciare Ravello nel periodo invernale. Vivere nuove realtà deve sembrare a coloro che compiono questa scelta un’esigenza imprescindibile. Certo anche la stagionalizzazione del turismo, il settore trainante dell’economia della Costiera, è una causa di questa “fuga di cervelli”, come qualcuno la definisce, ma non è l’unica. In Costa d’ Amalfi  manca del resto anche un luogo di aggregazione in cui socializzare. Non c’è un cinema per esempio e le iniziative di gruppi come quello dell’Associazione giovani di Castiglione sono davvero esigue. I problemi quindi rimangono irrisolti. Valeria Civale

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