SALERNO, PARTITO DEMOCRATICO ANOMALIE NEL VOTO. DALLA CITTA´ AL CILENTO E´ POLEMICA
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SALERNO — Mentre nel Pd salernitano ci si accapiglia alla ricerca di vincitori e vinti, con il 50% degli eletti alle assemblee nazionale e regionale non ancora certi, divampa una nuova e più violenta polemica.
Nel mirino di alcuni membri della commissione elettorale della federazione provinciale del Pd sono finite alcune presunte anomalie nel voto. Soprattutto nella zona sud della provincia. Un esempio su tutti: a Sassano, i democratici hanno ottenuto 632 voti alle ultime provinciali, mentre alle primarie di domenica scorsa si sono recati alle urne per esprimere una preferenza per il partito ben 1.154 persone.
In pratica quasi il doppio dei consensi elettorali ufficiali. Ed ancora a Torre Orsaria: nella competizione per Palazzo Sant’Agostino il Pd ha ottenuto 445 preferenze, per scegliere il segretario nazionale e regionale si sono presentati ai seggi 513 votanti. Centotredici elettori in più, una enormità in un centro piccolo come questo. «Il problema del sovraffollamento al voto era una questione che ci eravamo posti già con la consegna delle schede ai seggi elettorali — conferma Nello Mastursi, membro della Commissione Pd per le primarie — perchè il tentativo del partito era di mantenere una proporzione tra le preferenze espresse nei territori alle elezioni ufficiali ed il numero dei votanti di questo week end.
Mi rendo conto, invece, che non ci siamo riusciti. Perchè, evidentemente, qualcuno ha spinto per un risultato che non coincide con i voti di partito. E questa situazione l’abbiamo notata soprattutto a sud della provincia». Ma a scoppiare è anche il caso Eboli. Dove in un solo seggio si è registrata un’affluenza di 2.011 votanti. Una enormità rispetto alle medie di altri centri. Anche importanti come Nocera Inferiore, Cava de’ Tirreni o Salerno dove si è riusciti, con difficoltà, a far votare un massimo di mille persone a seggio. «Stiamo guardando con attenzione anche ad Eboli — insiste Mastursi — capisco che in questo comune ci sia stata la presenza di due capilista importanti come il deputato Antonio Cuomo e l’ex ministro Carmelo Conte. E che questo abbia acceso una sorta di attenzione per queste primarie. Però bisogna interrogarsi anche sulla mobilitazione avvenuta così massicciamente in questa occasione e, ad esempio, non in altre consultazioni elettorali ufficiali. La questione è politica: si dovevano invitare a votare solo iscritti al partito e simpatizzanti. Non certo chiunque, da destra a sinistra del Pd. Perchè così si rischia di distorcere la competizione. Di certo faremo una lettura attenta di tutti i dati e cominceremo a segnalare le eventuali anomalie. Perchè finite le primarie, ora dobbiamo interrogarci e confrontarci politicamente su quanto è avvenuto». Intanto, ieri pomeriggio, la Commissione per le primarie si è riunita senza produrre alcun atto. Solo nei prossimi giorni si riuscirà a definire l’elenco complessivo degli eletti. Che dovrà essere di 51 delegati all’assemblea regionale e 17 a quella nazionale. Felice Naddeo